16 luglio 2012

OTTANTA FACCE: PHOEBE CATES


Oggi, come ha osservato un sito web americano esperto in spettacolo e gossip, ricorre il trentesimo anniversario del diciannovesimo compleanno di Phoebe Cates. In breve, se non vi va di far calcoli, oggi compie 49 anni la signorina Paradise, uno dei sogni proibiti delle adolescenze maschili ottantologiste (che si chiedevano come mai tutta quella buona sorte toccasse al coprotagonista Willie Aames, alias Tommy de La Famiglia Bradford). Tutto cominciò proprio con quel film, datato 1982, che riprendeva, a un centimetro dal plagio, i temi di Laguna Blu, di due anni prima, con l'altro sogno proibito Brooke Shields. Le due protagoniste condividono un altro dettaglio legato a quei film ambientati su torride isole deserte: si sono mostrate nude, benché minorenni. Alla quindicenne Brooke Shields toccò testimoniare in tribunale, giurando che per le sue scene senza veli era stata usata una controfigura. Phoebe Cates, invece, era proprio lei, a diciassette anni e qualche mese durante le riprese. E, sempre nel 1982, appena valicata la soglia della maggiore età, si slacciò il reggiseno rosso nel film Fast Times ad Ridgemont High (titolo italiano Fuori di testa), vera parata di stelle future, da Nicolas Cage a Forest Whitaker, da Jennifer Love Hewitt a Sean Penn. Quel topless è stato votato miglior scena di nudo dei film americani di tutti i tempi (giudizio opinabile, forse: ci vorrebbe un sondaggione di Ottantology...).

Esagerato? Forse. Sta di fatto che la giovanissima Phoebe, figlia di un attore, aveva iniziato a spron battuto una carriera (che la portò anche in Gremlins, altro cult del decennio), che però interruppe nel 1994. Da allora fa la mamma e la moglie, in una delle coppie più longeve dello star system di Hollywood, quella con Kevin Kline, di 15 anni più vecchio. Si conobbero nel 1983 e si sposarono nel 1989. E hanno due figlie. Dal 2005 gestisce una boutique di alta moda a New York, la città in cui vive. Ma, quando le tocca una passerella sul red carpet, sfoggia ancora una forma invidiabile, come conferma la foto lassù. Del resto, proseguiva quell'omaggio americano via web, per noi resterà sempre una diciannovenne.


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