Ha compiuto 46 anni ieri, cioé il 27 maggio. E non ha più traccia di quei riccioloni molto afroamericani che portava sulla testa ai tempi di Diff'rent Strokes (in Italia Harlem contro Manhattan e poi Il mio amico Arnold). Ma Willis, cioé Todd Bridges, può dirsi fortunato. Specie a confronto con i suoi fratelli di palcoscenico. Gary Coleman alias Arnold è morto l'anno scorso, cadendo dalle scale di casa, senza mai riuscire a scrollarsi di dosso l'ombra di quel bambino con le guanciotte che era nel telefilm. Dana Plato alias Kimberly Drummond non è più tra noi dal lontano 1999, uccisa da una dose eccessiva di pasticche, assunte per errore o forse di proposito, per suicidarsi.
Anche Todd Bridges ha avuto i suoi problemi: crack, cocaina, un arresto per tentato omicidio, un'altra accusa derubricata a legittima difesa per una coltellata. Tutto sta in un libro che ha intitolato Killing Willis, ovvero uccidendo Willis, per sottolineare il peso che l'ombra di quel personaggio interpretato da ragazzo, e della conseguente fama, avevano portato nella sua vita. Ora è marito e padre di un tredicenne che, ironia della sorte, è già un baby attore. Alterna piccole parti in film e telefilm a una carriera televisiva fatta anche di reality show. Nel 2006 è stato eliminato nella prima serata dell'edizione americana dello show Notti sul ghiaccio (visto per una stagione appena sulle reti Rai). Nel 2008 invece ha perso la finale contro Dennis Rodman (supertatuato giocatore di pallacanestro, già nel parco fidanzati di Madonna) nel reality condotto da Hulk Hogan, e ovviamente incentrato sulla lotta libera, Celebrity Championship Wrestling. Godetevi il video di Willis lottatore seguendo questo link.
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