31 dicembre 2012

CORREVA L'ANNO 1982


L'anno scorso ci eravamo divertiti a scimmiottare giornali e siti web, tutti impegnati a ricordarci gli eventi più importanti dell'anno che sta per finire, ma facendo finta di essere indietro di trent'anni, ovvero nel 1981. Potevamo non replicare quest'anno? Certo che no: allora entrate nella DeLorean e immaginate di essere nel pomeriggio di San Silvestro del 1982. Ecco che cosa potreste leggere. E vediamo se vi ricordate tutto...

Gennaio
Nascono, a distanza di un giorno l'una dall'altra (il 3 e 4 gennaio), Italia 1 e Retequattro, la prima dell'editore Rusconi, mentre la maggioranza della seconda è dell'editore Mondadori.
Il Partito Comunista Italiano rompe i rapporti con l'Unione Sovietica dopo il colpo di stato che ha soffocato i moti di Solidarnosc in Polonia.
Ozzy Osbourne decapita a morsi un pipistrello durante un concerto negli Usa. All'epoca, tra le sue coriste, c'era una certa Veronica Louise Ciccone.

Febbraio
Riccardo Fogli vince il Festival di Sanremo con Storie di tutti i giorni.

Marzo
Trovato morto l'attore John Belushi: a ucciderlo, a 33 anni, un'overdose di cocaina ed eroina.
Un'unità dell'esercito argentino invade le isole Falkland, territorio conteso al largo delle proprie coste, ma sotto la giurisdizione della Gran Bretagna. Il governo britannico decide di rispondere con la forza. La breve guerra termina a giugno con la ritirata delle truppe argentine.

Aprile
Silvio Berlusconi acquista, per 30 miliardi di lire, la rete televisiva Italia 1.
In Messico 2000 persone muoiono per la devastante e improvvisa eruzione del vulcano El Chichon.

Maggio
In un incidente durante le prove del Gran Premio del Belgio, muore il pilota canadese della Ferrari Gilles Villeneuve.

Giugno
Nasce William, duca di Cambridge e primogenito dell'erede al trono britannico Carlo e della principessa Diana Spencer.
A Londra, sotto il ponte dei Frati Neri, viene ritrovato il cadavere di Roberto Calvi, già presidente del Banco Ambrosiano, coinvolto in un crac finanziario.
Esce il film E.T. diretto da Steven Spielberg. Vinse quattro Oscar: uno andò all'italiano Carlo Rambaldi per gli effetti speciali.

Luglio
L'Italia vince i Mondiali di calcio sconfiggendo 3-1 nella finale del Santiago Bernabeu di Madrid la Germania Ovest. Paolo Rossi, con sei reti, è il capocannoniere del torneo.

Agosto
Al prezzo di lancio di 595 dollari, viene messo in vendita negli Stati Uniti il personal computer Commodore 64.
Inizia la missione di pace internazionale in Libano: sbarca anche il primo contingente di militari italiani.

Settembre
In un incidente stradale a Cap d'Ail, a poca distanza da Montecarlo, muore l'attrice e principessa di Monaco Grace Kelly.
La mafia uccide a Palermo il generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'uomo della scorta Domenico Russo.
Nel Libano in guerra, parzialmente invaso da truppe israeliane, miliziani entrano nei campi profughi di Sabra e Chatila e uccidono in una notte 3500 arabi palestinesi.

Ottobre
La Sony mette in commercio in Giappone il primo lettore di compact disc, insieme all'album 52nd Street di Billy Joel.

Novembre
Michael Jackson pubblica Thriller, il suo secondo album da solista. Con oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo, diventa il disco più venduto di sempre.
Muore il presidente dell'Unione Sovietica Leonid Breznev. Lo sostituisce l'ex capo del Kgb Yuri Andropov.

Dicembre
Il boss mafioso Tommaso Buscetta comincia a collaborare con i magistrati dopo il suo arresto in Brasile: è il primo pentito di Cosa Nostra.
Negli Stati Uniti per la prima volta a un paziente viene trapiantato un cuore artificiale: sopravviverà 112 giorni.
La rivista statunitense Time elegge il computer come personaggio dell'anno.
Esce al cimena il film Il tempo delle mele 2 ancora diretto da Claude Pinoteau e con Sophie Marceau come protagonista femminile.









24 dicembre 2012

#SOLOCOSEBELLE (OVVERO UNA GIRELLA SUL PALCOSCENICO)

La stanza del laboratorio di teatro all'istituto Giovanni XXIII

La passione. Non c'è nulla che importi come la passione. Quando ci si accinge a intraprendere un progetto, quando si cerca di realizzare un sogno, la passione aiuta a vedere solo il traguardo, e non gli ostacoli che ci sono in mezzo.
Noi privilegiati di Ottantology lo abbiamo imparato sabato pomeriggio, nel più bel regalo di Natale ottantologista che potessimo desiderare. C'è un gruppo di persone che ha preso Correva l'anno della Girella, il libro di cui amiamo vantarci, lo ha sfogliato, sottilineato con l'evidenziatore, tagliato e cucito e ne ha ricavato uno spettacolo di un'ora e mezza, un musical colorato con sketch, canzoni e balletti. Quelle stesse persone hanno preparato costumi e scenografie: al soffitto dell'auditorium, per esempio, erano appese una confezione gigante di Billy all'arancia e una alla mela (precisione filologica assoluta: nessun Billy alla pesca, per carità) e poi un pacchetto di Big Babol e due gettoni telefonici. Ci hanno lavorato da settembre, tra prove, lavori assortiti, canzoni da scegliere, battute e passi di danza da mandare a memoria. E se non sapete che cosa sia l'ansia da palcoscenico, avreste dovuto vedere quanto erano agitate Sara e Roberta, splendide autrici e registe. E sentire la tachicardia di Roberta, prima della scena più difficile.
Invece è stato tutto perfetto. Gli attori si divertivano (quello - sì, era maschio - che interpretava Heather Parisi non avrebbe mai voluto scendere dal palco) e si calavano nei personaggi, da un Mike Bongiorno che teneva gli occhiali nella mano destra proprio come lui, ai protagonisti delle pubblicità mimate, alla Sandra Mondaini che sconvolgeva un lenzuolo a pedate vicino a un Raimondo Vianello con la Gazzetta in mano. E il pubblico rideva. E sapete una cosa? Fa tutto un altro effetto sentire le risate vere, rumorose, quando quella appena sentita è una battuta del tuo libro...
Fin qui, la cronaca della "prima" di Correva l'anno della Girella, in versione musical, andata in scena sabato 22 dicembre a Lessona, in provincia di Biella. Quello che ancora non sapete è chi fossero gli attori: lo spettacolo fa parte del progetto teatrale dell'istituto Giovanni XXIII, una struttura che accoglie, cura e migliora la vita di una cinquantina di disabili, di età compresa tra i 25 e i 60 anni. La loro vita è in salita e continua a esserlo, anche se all'istituto una moltitudine di persone attente e preparate fa di tutto per rendere la salita meno ripida: per qualcuno un gradino, un corridoio da percorrere con le stampelle, una battuta da imparare a memoria o da leggere e pronunciare correttamente sono un ostacolo tremendamente alto. Ma nessuno di loro, né gli attori né gli operatori del centro, ha fatto caso agli ostacoli, in questi tre mesi di lavoro: hanno visto solo l'obiettivo finale, ovvero mettere in scena lo spettacolo e divertire chi c'era.
Merito della passione, un ingrediente segreto che rende tutto più facile. E più dolce.
(E se ci fosse modo di organizzare una replica, vi avvisiamo prima. E vi invitiamo).

21 dicembre 2012

OGGI CI VANTIAMO DI VANITY FAIR

Clicca sulla foto per andare al blog di Vanity Fair

Cioé, non capita tutti i giorni di avere belle recensioni su testate prestigiose. Servono alcune condizioni e qualche congiunzione astrale favorevole.
Innanzitutto, bisogna aver scritto un libro, tipo Correva l'anno della Girella (cèlo!).
Poi occorre rompere le scatole al prossimo e anche al non prossimo parlando del libro (cèlo, cèlo... ricordo ancora il commento sul blog al nostro ennesimo "libro di cui amiamo vantarci": "sì, abbiamo capito" sbottò l'anonimo).
Poi è necessario che qualcuno, oltre ai lettori, si accorga del libro. Qualcuno possibilmente del ramo, che scriva su qualche testata prestigiosa e che sia sensibile anche ai progetti letterari (mi si perdonino i due paroloni, letterari e anche progetti) che non arrivino dalle major del libro italiano.
Il fatto che Luca Fiorini sia diventato anche una specie di cugino, visti i temi trattati dal suo Blog Retro, parte della blogosfera di Vanity Fair, ha sicuramente aiutato. Ma il resto, ovvero questa recensione, è splendida farina del suo sacco. Per noi di Ottantology è stato un regalo di Natale in anticipo, di cui andiamo molto ma molto fieri. Anche perché Luca sa il fatto suo: più che le parole sulla Girella, su cui siamo di parte, lo testimoniano pezzi come questo, il racconto di Giulia e Gabriele, sposi sotto un tendone nei giorni del terremoto in Emilia.

18 dicembre 2012

I BELLOCCI TRA I CANTANTI ANNI OTTANTA – SECONDA SEMIFINALE


È ufficiale oramai, lo sapete: il nostro sondaggione sui cantanti anni Ottanta, iniziato ben sei mesi fa, sta volgendo al termine ed è tempo di semifinali.
Più precisamente, bisogna decidere quale belloccio in musica di casa nostra deve vedersela con quello straniero.
Queste le opzioni:

1.) Con ben dieci voti di vantaggio, il primo vincitore italiano del nostro sondaggione settimanale ha gli occhi chiari e un nome che è un cognome: Scialpi (... chissà se la netta sconfitta ha fatto perdere a Raf il suo proverbiale “Self control”?!?)

2.) Nella seconda sfida non c'è stata proprio partita, cari ottantologisti: Gazebo ha nettamente staccato Den Harrow (entrambi italianissimi, a dispetto del nome)

3.) così come il bravo ragazzo Miguel Bosé è riuscito a spuntarla sul ragazzo di oggi Luis Miguel (i quali in Italia sono nati discograficamente).

4.) La sfida fra le due creature “cecchettiane” – Sandy Marton e Jovanotti – è stata vinta dal primo, tastiera a tracolla e un cappellino sempre in testa,

5.) mentre il derby romano Claudio Baglioni – Antonello Venditti ha visto la vittoria del creatore dell'ode alla maglietta fina.

6.) Vasco Rossi mica se lo aspettava di vincere contro quel belloccio doc di Eros Ramazzotti. Invece... è proprio lui il sesto semifinalista!

7.) Dopo una gara per diversi giorni in assoluto equilibrio, Alan Sorrenti, grazie a un solo voto di scarto, ha battuto Tony Esposito

8.) mentre Luca di Bologna (Carboni) ha battuto Luca di Roma (Barbarossa) nel sedicesimo appuntamento dei bellocci in musica targati anni Ottanta.

9.) Nulla ha potuto il povero Pupo contro Michele Zarrillo

10.) così come Umberto Tozzi ha stracciato Riccardo Fogli.

Ora, terminato il ripasso, tocca come sempre a voi: chi volete mandare in finale?
V – O – T – A – T – E!!!

11 dicembre 2012

I BELLOCCI TRA I CANTANTI ANNI OTTANTA – PRIMA SEMIFINALE


Ed eccoci alla resa dei conti.
Il nostro sondaggione sui cantanti anni Ottanta, iniziato quasi sei mesi fa (per la precisione il 26 giugno), sta volgendo al termine ed è tempo di semifinali.
Bellocci in musica di casa nostra VERSUS resto del mondo.
Iniziamo da questi ultimi, con un rapido riassunto:

1.) Per la gioia di tutte le duraniane, Simon Le Bon è stato il primo vincitore, sconfiggendo di un voto appena Tony Hadley.

2.) A super sorpresa il secondo vincitore straniero delle eliminatorie è stato pel di carota Rick Astley che ha battuto nientepopodimeno che Nick Kamen.

3.) “Steven–dalla bocca larga–Tyler” ce l'ha messa tutta ma nulla ha potuto contro Axl Rose, il bello e maledetto dei Guns 'n Roses che entra nella Paradise City dei semifinalisti.

4.) Con una clamorosa rimonta dell'ultima ora, il cantante degli Europe Joey Tempest, al termine del “final countdown”, ha avuto la meglio, con due voti di scarto su Jon Bon Jovi.

5.) George Michael, canticchiando “you gotta have faith”, ha sconfitto Terence Trent D’Arby, aka Sananda Maitreya mentre

6.) dopo un'agguerrita gara testa a testa, è stato il Duca Bianco David Bowie a spuntarla su Billy Idol.

7.) Bono (ma d'altronde lo dice già il nome) è stato il vincitore del derby degli U2 su The Edge, tredicesima eliminatoria del nostro sondaggione.

8.) Dopo una serratissima battaglia, per un voto appena di margine, i Bros vengono sconfitti da quei tarocconi dei Milli Vanilli,

9.) mentre lo spirito italo-irlandese da minatore del New Jersey di Bruce Springsteen ha sbaragliato la concorrenza di Sting.

10.) Infine l'ultima eliminatoria straniera del sondaggione dei bellocci in musica degli anni Ottanta, la sfida Scozia-Australia, cioè tra Mark Knopfler, voce e chitarra dei Dire Straits, e Michael Hutchence, voce degli Inxs si è conclusa con la vittoria di quest'ultimo.

Ed ora, a voi: quale di questi dieci bellocci stranieri volete mandare in finale contro uno di casa nostra?
VOTATE!

04 dicembre 2012

I BELLOCCI DELLA MUSICA ANNI OTTANTA – VENTESIMA (ED ULTIMA) PARTE

"This is the end", canta la brava Adele nella colonna sonora del nuovo film di 007... ebbene sì, siamo arrivati alla fine del nostro appuntamento settimanale dedicato ai bellocci della musica anni Ottanta.
E chiudiamo con due cantanti italiani, cioè:
RICCARDO FOGLI versus UMBERTO TOZZI

Il primo, nato a Pontedera il 21 ottobre 1947, esordisce nel mondo della musica come frontman degli Slenders, un gruppo rock di Piombino, coi quali a metà anni Sessanta parte per una mini tournée in giro per i locali del Nord Italia. Una bella sera sono chiamati a suonare al Piper di Milano sia gli Slenders che i Pooh, i quali rimangono notevolmente impressionati dalla voce del giovane Riccardo e gli chiedono di unirsi a loro.
Il sodalizio dura dal 1966 al 1973, quando su suggerimento della fidanzata Patty Pravo, Fogli comunica ai compagni la sua decisione di voler intraprendere la carriera solista.
Tutto subito quell'ardita scelta non sembra rivelarsi la migliore. Ma la svolta arriva a inizio anni Ottanta, quando dagli LP “Alla fine di un lavoro” e “Campione” vengono estratti tre singoli che si rivelano subito dei successi: “Ti amo però”, “Scene da un amore” e “Malinconia”, canzone con la quale vince La Vela d'Oro, il Telegatto e il Disco di Platino.


Il bel Riccardo sulla copertina di "Storie di tutti i giorni"

A coronare questo periodo d'oro, nel 1982 Fogli, bello come il sole, vince il Festival di Sanremo con “Storie di tutti i giorni” (anche se tra mille polemiche).

La copertina di "Tv, Sorrisi e Canzoni" dedicata alla vittoria
Continuano le produzioni azzeccate: nel 1984 esce l'album “Torna a sorridere” del quale fa parte l'omonima canzone presentata al Festivalbar mentre l'anno successivo si piazza quarto a Sanremo con “Sulla buona strada”.
Negli anni seguenti la sua popolarità sembra affievolirsi fino ad un ritorno in grande stile nel nuovo millennio quando nel 2004 vince il reality show Music Farm e l'anno successivo pubblica il suo nuovo lavoro “Ci saranno giorni migliori” (i cui brani sono in gran parte stati scritti dal cantautore Gatto Panceri).

Riccardo Fogli oggi
Due anni fa è uscita la sua biografia, “Fogli di vita e di musica”, contenente anche testimonianze inedite di personaggi dello spettacolo, foto rare e una prefazione di Giorgio Panariello.

Umberto Antonio Tozzi nasce a Torino il 4 marzo 1952 da una famiglia di emigranti pugliesi originari di Rodi Garganico.
Svariati i punti in comune col suo contendente. Anche Umberto, ad esempio, come Riccardo, muove i primi passi in questo mondo entrando a soli 16 anni in un gruppo, gli Off Sound, una rock band torinese di giovanissimi, della quale fa parte anche il fratello minore Franco.
Nel 1974 scrive insieme a Damiano Dattoli la canzone “Un corpo e un'anima” che, interpretata da Wess e Dori Ghezzi, vince “Canzonissima”. Con lo stesso Dattoli e Massimo Luca forma un nuovo gruppo, i Data, che incidono un album per la medesima casa discografica di Lucio Battisti, la Numero Uno.
Il debutto da solista avviene nel 1976 con l'album “Donna amante mia” mentre il successo vero e proprio arriva l'anno successivo con “Ti amo”, canzone che vince il Festivalbar e rimane in testa alla classifica dei singoli più venduti senza interruzioni dal 23 luglio al 22 ottobre 1977.

Un irriconoscibile Tozzi nel 1978

Nel 1978 è la volta di “Tu” e nel 1979 di “Gloria”, brani destinati a fare il giro del mondo (a distanza di qualche anno, nel 1983, “Gloria” cantata in inglese da Laura Branigan otterrà il primo posto nella classifica dei singoli in America).

La copertina di "Gloria"


Gli anni Ottanta si aprono con l'album “Tozzi”, trainato dal singolo diventato subito una hit, “Stella stai” e proseguono nel 1981 con “Notte rosa” ed “Eva”, l'anno successivo.
L'abitudine di sfornare un album all'anno si interrompe nel 1983 quando pubblica solo il 45 giri “Nell'aria c'è”, brano che spopolerà in quell'estate.
Tozzi rimane in silenzio fino al 1987 quando insieme a Gianni Morandi e ad Enrico Ruggeri vince con “Si può dare di più” il Festival di Sanremo al quale partecipa di nuovo nel 1991 con “Gli altri siamo noi” (piazzandosi quarto), prima di prendersi un periodo di pausa artistica di qualche anno (riapparirà nel 1994 vincendo il Festivalbar con “Io muoio di te”).

Umberto Tozzi oggi
 Nel marzo 2009 è uscita anche per lui la sua biografia, “Non solo io. La mia storia”.

Ed ora per l'ultima volta, vi cedo il testimone.
Quale dei due cantanti italiani volete in semifinale?
V – O – T – A – T – E !!!