Laura Ingalls ha sposato Almanzo Wilder.
E per chi si è ammazzato di repliche de La casa nella prateria, questa non è una novità. Ma io dico che Laura Ingalls si è sposata sul serio con Almanzo. No, non l'attrice e l'attore. Laura-quella-vera. Perché dietro i buoni sentimenti di una famiglia di pionieri, c'è una storia realmente accaduta. Quella della famiglia Ingalls, appunto, che negli anni a cavallo dei due secoli passati, si era spostata di villaggio in villaggio, verso Ovest (pardon, verso il West), in cerca di terra fertile e di una briciola di fortuna, armati di qualche bagaglio, una coppia di buoi, una Bibbia e dosi maxi di speranza e buona volontà.
Laura Ingalls ha avuto una vita lunga, avventurosa e, alla fine, felice: la fervida immaginazione da bambina catturata dal telefilm è diventata verve da scrittrice (si dice con l'aiuto della figlia Rose, che ebbe una vita altrettanto avventurosa che la portà perfino in Albania). E il suo libro più popolare è proprio Little house on the prairie, che diede lo spunto alla serie tv (ne ha scritti una decina, quasi tutti più o meno autobiografici).
È scomparsa nel 1957, all'età di 90 anni, ed è sepolta accanto al suo amato Almanzo (sì, si chiamava davvero così...) a Mansfield, nel Missouri. Un pellegrinaggio davanti alla loro lapide non è l'unico gesto che può fare un vero fan. Anche Walnut Grove esiste davvero, è una città del Minnesota, che alla saga degli Ingalls ha dedicato addirittura un museo. Qui, ogni estate, viene ripetuta una rievocazione storica (ok, storica perché negli States un telefilm è già un po' storia) della vita da pionieri, basata un po' sui libri di Laura Ingalls e un po' su quello che abbiamo visto in tv.
Prima del telefilm (nove stagioni, più tre lungometraggi che raccontano anche il prequel della saga, popolarità a grappoli perfino per l'odiosa Nellie Oleson), erano arrivati i libri. Non mi risultano tradotti in italiano, e perfino trovare l'edizione inglese online è una mezza impresa. In compenso, da un paio d'anni è disponibile l'intera serie in dvd. L'iniziativa è della De Agostini ed è ancora a portata di clic.
Libri in inglese arrivati da Amazon, in un bel cofanetto colorato! Noi fans della prateria non ci fermiamo davanti alle piccole difficoltà!!
RispondiEliminami piacerebbe tanto trovarli, è da quando sono bambina(ora ho 38 anni) che li vorrei
RispondiEliminaMa perché nessuno ha mai pensato di tradurli in italiano? Bah!
RispondiEliminaforse perche' qui' in italia non si venderebbero molto , im america evocano la vita dei pionieri della fine dell'800 , per loro fu un periodo epico ,per noi , non fa parte della nostra storia , noi siamo piu' influenzati dai telefim , ottima la ricostruzione storica ma , ovviamente , i personggi sono un misto di biografia e fantasia....
RispondiEliminavedere tutti i telefilm di laura l'inverno passato è stato molto bello, perché non ne avevano fatti più di tanti negli anni ottanta. sarebbe bello organizzare un viaggio in quei posti tutti i fans italiani insieme.
RispondiEliminaMaria Grazia