George Michael (foto The Guardian) |
Per George Michael, che stava in versione poster nelle camerette delle ottantologiste e fa bella mostra dei suoi capelli cotonati anche nel banner della testata del nostro blog, è stato uno splendido Natale. No, nulla a che vedere con un boom di vendite di dischi o di tutto esaurito del suo tour. Il ciclo di concerti, che Raffaele aveva recensito per noi solo tre mesi fa dopo la tappa di Verona, è stato bruscamente interrotto alla fine di novembre, quando l'ex voce (e anche qualcosa di più) degli Wham è stato costretto a un ricovero d'urgenza in ospedale a Vienna. La ragione? Una terribile polmonite da streptococco. I laconici comunicati parlavano di George Michael sotto stretto controllo medico. Che cosa fosse realmente successo, lo ha spiegato lui stesso, in una conferenza stampa davanti alla sua casa di Londra Nord, con il sorriso sulle labbra e un bouquet di fiori rosa in mano, probabilmente dono del suo attuale fidanzato, una ex pornostar gay (con buona pace delle sue fans ottantologiste e dei loro poster in cameretta).
«Ho rischiato di morire» ha confessato, con un filo di voce e con frequenti interruzioni, un po' per prendere fiato e un po' per ricacciare in gola le lacrime. «I medici hanno passato tre settimane soprattutto a tenermi in vita. Non vi dirò tutti i dettagli, ma è stato di gran lunga il peggior mese della mia vita». George Michael si è dichiarato «incredibilmente fortunato di essere ancora qui, e incredibilmente fortunato per essermi ammalato proprio là: a quanto pare, a Vienna, c'è il miglior ospedale possibile per guarire da una simile malattia. Evidentemente qualcuno pensa che io abbia ancora del lavoro da fare, qui sulla terra».
Debole, dimagrito (per salvarlo, i medici sono stati costretti a praticargli una tracheotomia), con gli occhiali da sole a nascondere gli occhi segnati, George Michael ha mostrato per tutta la conferenza stampa uno splendido sorriso, con il quale ha ringraziato tutti coloro che gli hanno inviato messaggi di auguri. E ha promesso di tornare presto sul palco, annunciando che il tour riprenderà appena glielo consentirà la salute.
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