I BELLOCCI DEI CARTONI ANNI OTTANTA – PARTE OTTAVA

 Lo confesso subito: di Lupin e Actarus ne sapevo molto poco ma, avendo letto nei vostri commenti che i summenzionati rientrano fra i bellocci di vostro gradimento, mi sono documentata ben bene ed eccomi alle prese con l'ottavo appuntamento settimanale, dedicato proprio a loro.

E dato che abbiamo ricevuto pressanti richieste dalle affezionate lettrici, ci aspettiamo un sondaggione bello agguerrito (tanto più che con due cartoni, prendiamo quattro bellocci / piccioni!!!).

Partiamo con Lupin: lui non è propriamente un figaccione, ma più quello che si dice un TIPO, il classico “non bello che però piace”; stesso discorso per Jigen, mentre Goemon a mio avviso è il figo del cartone.

Nipote di Arsène Lupin, il celebre ladro gentiluomo, Lupin III fa di tutto per essere all'altezza della fama del nonno e infatti è talmente abile da essere ricercato dalla polizia di tutto il mondo, soprattutto dal goffo e sfortunato ispettore Zenigata dell'Interpol, che, nonostante si dia un gran daffare, non riesce mai ad acciuffarlo.

Basettone e segaligno, spaccone ed impertinente, sorretto, anche nelle situazioni più difficili, da un incrollabile buon umore, mago dei travestimenti e delle fughe rocambolesche, il furbo Lupin è in grado di ideare furti davvero geniali. Il suo tallone d'Achille? Le belle donne! Infatti quando ne incontra una, eccolo perdere testa e dignità (come capita alla maggior parte degli uomini, questo detto tra parentesi) e sbavarle ai piedi.

Per compiacere la bella Fujiko (Margot nella versione italiana della seconda serie tv) – una donna dal gran fascino e dal davanzale fiorito (per dirla con una metafora) oltre che molto opportunista – della quale è perdutamente innamorato, è disposto a correre qualsiasi tipo di rischio, col disappunto dei suoi due compari.

Il cartone riserva infatti altri due assi: Jigen e Goemon, il pistolero dalla mira infallibile il primo, abile samurai il secondo. Entrambi sono grandi amici di Lupin e suoi “compagni di merende”.

Inconfondibile il loro stile, così come il loro carattere: taciturno e tenebroso, serio e introverso (a differenza di Lupin), estremamente sospettoso nei confronti delle donne (al cui fascino però – checché lui ne dica – non è insensibile), Jigen porta sempre il cappello calato sugli occhi, indossa abiti scuri, ha la barba incolta e, sua cifra distintiva, tiene un mozzicone di sigaretta tra le labbra.

Caratteristico anche il look del calmo e riflessivo Goemon, sempre con il kimono e l'inseparabile katana, anche lui, come Jigen, sembra snobbare il sesso femminile. Insomma: un dongiovanni e due misogini....auguri!!!

Per quanto riguarda Actarus, alias il Principe Duke Fleed, altri non è che il pilota di GOLDRAKE, arrivato sulla Terra dal pianeta Fleed appunto, dal quale è dovuto scappare in seguito all'invasione delle truppe dello spietato re Vega.

Accolto come un figlio dal Dottor Procton, Actarus cerca di ricostruirsi una vita, inizia a lavorare in un ranch, “La Betulla Bianca” e stringe numerose amicizie ma di lì a poco è costretto di nuovo a scontrarsi con l'acerrimo nemico, giunto a minacciare la Terra. Al comando del suo Goldrake, il giovane non teme rivali e a suon di colpi di alabarda spaziale, l'invasione di Vega è respinta e il nostro pianeta salvo.

Ed Actarus, o il principe Duke Fleed che dir si voglia, è tutt'altro che da buttare via: sguardo intenso, piglio sicuro oltre che pilota esperto...insomma mica uno sfigato brufoloso e rachitico a caso (non per niente Venusia ci ha lasciato il cuore!).

Ed ora, a voi donne: di questi quattro prototipi maschili – il ladruncolo rubacuori, il pistolero tenebroso, il preciso samurai o il misterioso principe – quale preferite?

Eh, eh, eh...avrete di che pensare in queste festività natalizie!

Per l'appuntamento con i bellocci (che NON va in vacanza), ci vediamo come sempre il prossimo martedì, con il nono ed ahimè ultimo episodio!