Uno zainetto Naj Oleari, edizione 2011 |
Ma che succede alla piccola e periferica Biella? Quella che è (era?) la capitale mondiale della lana di pregio (e che incidentalmente è la nostra città), sembra avere il dono di Re Mida per quanto riguarda i marchi anni Ottanta: passano di qui, e riprendono vita. Era successo nel 1996 con Naj Oleari, il brand degli zainetti da merenda dell'asilo, dai colori pastello e dai motivi allegri, che spopolarono tra le teen agers del 1985 e dintorni. Dopo il declino post-eighties, il marchio fu acquistato dalla famiglia Lavino, imprenditori biellesi già sul (vostro) mercato con i cosmetici di Bottega Verde. Il risultato? Ora i prodotti Naj Oleari sono di nuovo tra noi: scarpe, occhiali, tessuti da arredamento, perfino sedie di design fatte in cartone e, naturalmente, borse e zainetti. Che, se li vedessero le vostre bimbe, con quel bel colore rosa e i lamponi disegnati, scommettiamo che rinuncerebbero alle Winx?
Una cintura El Charro, edizione 2011 |
E poi è arrivato El Charro. Il marchio si è smembrato: quasi tutto fa capo a un'azienda di Latina, tranne le cinture, ovvero il prodotto trainante degli anni Ottanta. Questo ramo d'azienda è stato rilevato da Celestino Nasti, ex direttore di un ufficio postale in provincia di Biella. E proprio da Biella ha rimesso in piedi produzione e distribuzione, anche via web, delle cinture: ci sono quelle di allora, con le preziose fibbie (che si possono acquistare anche singolarmente) che andavano mostrate, ficcando i maglioni dentro i jeans come voleva la moda. E ci sono anche prodotti dal design nuovo, come la cintura dedicata ai tifosi dell'Angelico Biella di pallacanestro, di cui El Charro è co-sponsor.
Che dite, ci mettiamo un po' d'impegno, noi biellesi, e riportiamo in edicola anche Il Paninaro? In fondo, prima che arrivasse l'Ikea, eravamo anche la capitale del mobile, che viaggiava in tutta Italia, isole comprese. Provare per credere...
bella la cintura, la prima ce l'avevo anch'io!!! potrei riesumarla...
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