08 gennaio 2013

I BELLOCCI DELLA MUSICA ANNI OTTANTA – FINALISSIMA


Ed eccoci alla finalissima, care le mie sodaggioni-dei-bellocci-addicted, che avete fatto schizzare i vostri due paladini a quote di voti mai toccate sinora dalle pagine di questo blog.
È ufficiale: i due candidati alla vittoria, uno straniero e l'altro di casa nostra, sono dunque Joey Tempest versus Umberto Tozzi.
La vostra Betta vi ripropone qui di seguito la loro biografia completa e vi lascia qualche ora di tempo giusto per chiamare a raccolta le forze.
È più che mai il vostro momento... mica vorrete abbandonare i vostri idoli proprio nella fase clou?!

Rolf Magnus Joakim Larsson, meglio conosciuto come Joey Tempest, nasce il 19 agosto 1963 a Upplands Väsby (sobborgo di Stoccolma).
Appassionato di musica sin da piccolo, iniziò a suonare il pianoforte e la chitarra grazie all'incoraggiamento della sorella, strimpellando per amici e compagni di scuola alle feste di classe (e pensare che quello cui veniva affidato tale compito alle mie di feste era un brufolo bipede – ovviamente inguardabile – che oggi è diventato uno spocchioso bancario... altro che il leader di una rock band!).
La futura voce solista (nonché autore dei testi e delle musiche) degli Europe iniziò a muovere i primi passi nel gruppo dei Made in Hong Kong (dove cantava, suonava la chitarra e in caso di necessità pure il basso), per approdare poi ai Roxanne e infine, nel 1979, a soli sedici anni, ai Force, grazie al casuale incontro con il cantante e chitarrista John Norum.
Negli stessi anni in Svezia Norum, i bassisti Peter Olsson e Jan Erik Bäckström, il batterista Tony Niemistö e il chitarrista Micke Kling, tutti provenienti da Upplands Väsby, avevano messo su una rock band chiamata WC che suonava prevalentemente cover degli UFO e degli Status Quo.
Grazie soprattutto alla bravura di Norum alla chitarra, i cinque riscossero un discreto successo che però ebbe vita breve dato che nell'arco di un anno si separarono.
Poco dopo Olsson propose a Norum di riprovarci. Ai WC (absit iniuria verbis!) serviva un bravo cantante. I due pensarono quindi di rivolgersi al carismatico Joakim Larsson, all'epoca bassista del gruppo Roxanne, che accettò al volo e, pronti via, cambiò il nome del gruppo in Force, una citazione dall'album degli UFO “Force It”.
Il loro primo demo, composto da sei tracce e registrato nel 1980, fu spedito a numerose case discografiche che però non si dimostrarono affatto interessate al neonato gruppo hard rock svedese.
Nel frattempo questioni di cuore ingarbugliarono i rapporti all'interno della band: l'anno successivo infatti Joakim “scippò” la fidanzata a Olsson, che non la prese benissimo e lasciò i Force.
Al gruppo ora serviva un bassista.
Una memorabile notte buia e tempestosa (come scriverebbe il brachetto Snoopy), Norum andò dall'amico John Levén e dopo un pressing serrato lo convinse a entrare nel gruppo. Di lì a poco però Yngwie Malmsteen – il celebre chitarrista svedese dalla sbalorditiva abilità tecnica, che divenne famoso negli anni Ottanta grazie soprattutto alla sua idea di eseguire brani di musica classica con la chitarra elettrica, rivisitandoli in chiave heavy metal – offrì a Levén di unirsi ai suoi Rising Force. Inutile aggiungere che Levén accettò subito.
Fu rimpiazzato da Marcel Jacob, ex bassista di Yngwie, che però lasciò i Force dopo poco più di tre mesi.
La genesi degli Europe è travagliata e complessa quasi quanto una telenovela!
Nel 1982 Thomas Erdtman, ex manager della CBS Records e fondatore della Hot Records, ideò in Svezia la competizione Rock SM (Swedish rock championship), aperta a tutti i gruppi senza contratto i quali, previo invio di un demo, avrebbero potuto partecipare alla gara e, in caso di vittoria, aggiudicarsi un contratto con la Hot Records.
Memori delle precedenti delusioni, i Force tutto subito sembravano disinteressati alla cosa ma, a forza di insistere, Anita Katila, la fidanzata di Joakim, convinse i quattro (e cioè: Joakim Larsson, John Norum alla chitarra, John Levén – tornato all'ovile – al basso e Tony Niemistö alla batteria) a registrare un demo, che all'ultimo i ragazzi decisero di non inviare, ritenendolo di scarsa qualità.
La caparbia Anita però, pochi giorni prima della scadenza, senza dire niente a nessuno inviò alla Rock SM il nastro, che, su un totale di più di 4.000 cassette, venne selezionato.
I Force potevano partecipare alla gara.
A questo punto si poneva una questione onomastica. Si rendeva necessario fare qualche cambiamento, caso mai fossero riusciti a diventare famosi anche all'estero...
I Force divennero Europe, nome suggerito da Joakim rifacendosi all'album live dei Deep Purple “Made in Europe”. Lo stesso Joakim si scelse un nome d'arte optando per uno d'ispirazione shakespeariana: «Quando avevo 12 anni visitai gli Stati Uniti e i ragazzi non riuscivano a pronunciare Joakim correttamente, e mi chiamavano Joey. Una volta, in una libreria, vidi un libro con il titolo “The Tempest”. Quindi decisi di mettere i due nomi insieme e suonava bene», ricorda Larsson. Anche Tony era conscio che il suo cognome, Niemistö, sarebbe stato difficile da pronunciare all'estero e così divenne Reno, Tony Reno. I due John invece mantennero i loro veri nomi.
Alla finale della Rock SM il 12 dicembre 1982 gli Europe fecero man bassa: vinsero la competizione con solo un voto in più della seconda band classificata mentre Tempest e Norum si aggiudicarono rispettivamente il premio come migliore cantante e chitarrista.
A distanza di qualche anno, stanchi di avere successo solo in patria, gli Europe trovarono un produttore coi controciufoli (tale Kevin Elson), iniziarono nell'estate 1985 a lavorare ad un nuovo album ed iniziarono le registrazioni ai Powerplay Studios di Zurigo. Ma all'improvviso Joey perse la voce a causa di un misterioso virus (un viaggetto a Lourdes no?).
Dopo un soggiorno in Florida ed aver sfiorato la depressione, convinto che oramai la sua carriera fosse irrimediabilmente compromessa, assunse un maestro di canto, Bo Sydow, e la voce cominciò a migliorare.
Nel febbraio del 1986 il primo singolo estratto dall'album schizzò subito al primo posto delle classifiche svedesi e di lì a poco scalò in tempo zero la maggior parte delle classifiche europee. Il singolo in questione è “The Final Countdown”.
Iniziò il tour promozionale: in estate in Europa, a settembre in Giappone (l'unica altra band svedese che era riuscita ad organizzare una tournée nipponica furono gli ABBA), nella primavera dell'anno successivo in America.
Ma nel frattempo, l'ennesimo imprevisto: in seguito a continui contrasti “musicali” (John Norum avrebbe voluto suonare la chitarra in modo più hard), il chitarrista fondatore Norum decise di lasciare gli Europe.
Rimpiazzarlo non si rivelò impresa facile. Alla fine la scelta cadde su un chitarrista svedese decisamente bravo: Kee Marcello.
Nel 1992 la band annunciò l'intenzione di prendersi un periodo di pausa. Il periodo durò dieci anni durante i quali ognuno dei componenti percorsero strade diverse. Joey, oltre ad aver optato per un look più sobrio ed essere diventato papà del piccolo James, cambiò radicalmente genere passando dall'hard rock al country rock e si impegnò in un progetto solista che però non riscosse un successo strepitoso (sfornando “A Place to Call Home” nel 1995, “Azalea Place” nel 1997 e “Joey Tempest” nel 2002).
La sua carriera solista si interruppe il 2 ottobre del 2003 quando venne annunciata la definitiva reunion degli Europe nella loro vecchia formazione: il cantante Joey Tempest, il chitarrista fondatore John Norum, Mic Michaeli alle tastiere, John Levén al basso e Tony Reno alla batteria.
Gli album “Secret Society” (2006) e “Last Look at Eden” (2009) riscossero un buon successo a testimonianza del fatto che, nonostante fossero passati più di dieci anni, dalla loro ultima apparizione plenaria, gli Europe – che recentemente (il 22 giugno 2011) sono stati tra i protagonisti più attesi del “Gods of metal”, uno dei più famosi festival dedicati all'hard rock – restano comunque una band molto amata.
Più sintetica ma non per questo meno interessante la biografia del contendente di casa nostra.
Umberto Antonio Tozzi nasce a Torino il 4 marzo 1952 da una famiglia di emigranti pugliesi originari di Rodi Garganico.
Svariati i punti in comune col suo contendente. Anche Umberto, ad esempio, come Riccardo, muove i primi passi in questo mondo entrando a soli 16 anni in un gruppo, gli Off Sound, una rock band torinese di giovanissimi, della quale fa parte anche il fratello minore Franco.
Nel 1974 scrive insieme a Damiano Dattoli la canzone “Un corpo e un'anima” che, interpretata da Wess e Dori Ghezzi, vince “Canzonissima”. Con lo stesso Dattoli e Massimo Luca forma un nuovo gruppo, i Data, che incidono un album per la medesima casa discografica di Lucio Battisti, la Numero Uno.
Il debutto da solista avviene nel 1976 con l'album “Donna amante mia” mentre il successo vero e proprio arriva l'anno successivo con “Ti amo”, canzone che vince il Festivalbar e rimane in testa alla classifica dei singoli più venduti senza interruzioni dal 23 luglio al 22 ottobre 1977.
Nel 1978 è la volta di “Tu” e nel 1979 di “Gloria”, brani destinati a fare il giro del mondo (a distanza di qualche anno, nel 1983, “Gloria” cantata in inglese da Laura Branigan otterrà il primo posto nella classifica dei singoli in America).
Gli anni Ottanta si aprono con l'album “Tozzi”, trainato dal singolo diventato subito una hit, “Stella stai” e proseguono nel 1981 con “Notte rosa” ed “Eva”, l'anno successivo.
L'abitudine di sfornare un album all'anno si interrompe nel 1983 quando pubblica solo il 45 giri “Nell'aria c'è”, brano che spopolerà in quell'estate.
Tozzi rimane in silenzio fino al 1987 quando insieme a Gianni Morandi e ad Enrico Ruggeri vince con “Si può dare di più” il Festival di Sanremo al quale partecipa di nuovo nel 1991 con “Gli altri siamo noi” (piazzandosi quarto), prima di prendersi un periodo di pausa artistica di qualche anno (riapparirà nel 1994 vincendo il Festivalbar con “Io muoio di te”).
Nel marzo 2009 è uscita anche per lui la sua biografia, “Non solo io. La mia storia”.

Ed ora per l'ultima volta, vi cedo il testimone.
V – O – T – A – T – E !!!

28 commenti:

  1. Finalmente!!! Qui si sente la nostalgia dei tuoi bellocci e dei sondaggioni della Betta, diamine! Silvia

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  2. Qualche correzione, il primo album degli Europe dopo la reunion è datato 2004 e si intitola "Start from the dark" e il piccolo Jamie è nato nel 2007, DOPO la reunion.

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  3. Una piccola segnalazione.
    C'è un episodio recente che coinvolge entrambi i contendenti. A maggio 2012, Joey Tempest, insieme all'inseparabile Norum si trovava alla Feltrinelli per uno showcase per presentare il nuovo album in uscita "Bag of Bones".
    Dal pubblico una fan grida "TI AMOO" e lui, contento, si mette a suonare e cantare la famosissima "Ti amo" di Tozzi. Qui il video che testimonia l'evento: http://www.youtube.com/watch?v=owT8pl-YQGI

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    1. Nicla, questa è una perla monumentale! La passiamo subito anche su Facebook. Grazie di cuore

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    2. Che ci vuoi fare, Joey è l'uomo dei miei sogni da quando ha detronizzato Oliver Hutton.... :P Se ti servono altre chicche chiedi....

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  4. Voto Tempest che é un vero simbolo eighties!

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  5. Ma ... è Ian Haugland il batterista degli Europe. Tony Reno se n'è andato praticamente subito.

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  6. Tozzi a vita (p.s. si può firmare una petizione per far contin uare i sondaggioni della Betta????)
    Paola

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  7. Il mio voto e'per Joey ovviamente!!!

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  8. Ragazzi il mitico joey tempest!

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  9. Joey Tempest senza dubbio!

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  10. X sempre Joey e solo JOEY <3 <3 <3!!!!

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