04 dicembre 2012

I BELLOCCI DELLA MUSICA ANNI OTTANTA – VENTESIMA (ED ULTIMA) PARTE

"This is the end", canta la brava Adele nella colonna sonora del nuovo film di 007... ebbene sì, siamo arrivati alla fine del nostro appuntamento settimanale dedicato ai bellocci della musica anni Ottanta.
E chiudiamo con due cantanti italiani, cioè:
RICCARDO FOGLI versus UMBERTO TOZZI

Il primo, nato a Pontedera il 21 ottobre 1947, esordisce nel mondo della musica come frontman degli Slenders, un gruppo rock di Piombino, coi quali a metà anni Sessanta parte per una mini tournée in giro per i locali del Nord Italia. Una bella sera sono chiamati a suonare al Piper di Milano sia gli Slenders che i Pooh, i quali rimangono notevolmente impressionati dalla voce del giovane Riccardo e gli chiedono di unirsi a loro.
Il sodalizio dura dal 1966 al 1973, quando su suggerimento della fidanzata Patty Pravo, Fogli comunica ai compagni la sua decisione di voler intraprendere la carriera solista.
Tutto subito quell'ardita scelta non sembra rivelarsi la migliore. Ma la svolta arriva a inizio anni Ottanta, quando dagli LP “Alla fine di un lavoro” e “Campione” vengono estratti tre singoli che si rivelano subito dei successi: “Ti amo però”, “Scene da un amore” e “Malinconia”, canzone con la quale vince La Vela d'Oro, il Telegatto e il Disco di Platino.


Il bel Riccardo sulla copertina di "Storie di tutti i giorni"

A coronare questo periodo d'oro, nel 1982 Fogli, bello come il sole, vince il Festival di Sanremo con “Storie di tutti i giorni” (anche se tra mille polemiche).

La copertina di "Tv, Sorrisi e Canzoni" dedicata alla vittoria
Continuano le produzioni azzeccate: nel 1984 esce l'album “Torna a sorridere” del quale fa parte l'omonima canzone presentata al Festivalbar mentre l'anno successivo si piazza quarto a Sanremo con “Sulla buona strada”.
Negli anni seguenti la sua popolarità sembra affievolirsi fino ad un ritorno in grande stile nel nuovo millennio quando nel 2004 vince il reality show Music Farm e l'anno successivo pubblica il suo nuovo lavoro “Ci saranno giorni migliori” (i cui brani sono in gran parte stati scritti dal cantautore Gatto Panceri).

Riccardo Fogli oggi
Due anni fa è uscita la sua biografia, “Fogli di vita e di musica”, contenente anche testimonianze inedite di personaggi dello spettacolo, foto rare e una prefazione di Giorgio Panariello.

Umberto Antonio Tozzi nasce a Torino il 4 marzo 1952 da una famiglia di emigranti pugliesi originari di Rodi Garganico.
Svariati i punti in comune col suo contendente. Anche Umberto, ad esempio, come Riccardo, muove i primi passi in questo mondo entrando a soli 16 anni in un gruppo, gli Off Sound, una rock band torinese di giovanissimi, della quale fa parte anche il fratello minore Franco.
Nel 1974 scrive insieme a Damiano Dattoli la canzone “Un corpo e un'anima” che, interpretata da Wess e Dori Ghezzi, vince “Canzonissima”. Con lo stesso Dattoli e Massimo Luca forma un nuovo gruppo, i Data, che incidono un album per la medesima casa discografica di Lucio Battisti, la Numero Uno.
Il debutto da solista avviene nel 1976 con l'album “Donna amante mia” mentre il successo vero e proprio arriva l'anno successivo con “Ti amo”, canzone che vince il Festivalbar e rimane in testa alla classifica dei singoli più venduti senza interruzioni dal 23 luglio al 22 ottobre 1977.

Un irriconoscibile Tozzi nel 1978

Nel 1978 è la volta di “Tu” e nel 1979 di “Gloria”, brani destinati a fare il giro del mondo (a distanza di qualche anno, nel 1983, “Gloria” cantata in inglese da Laura Branigan otterrà il primo posto nella classifica dei singoli in America).

La copertina di "Gloria"


Gli anni Ottanta si aprono con l'album “Tozzi”, trainato dal singolo diventato subito una hit, “Stella stai” e proseguono nel 1981 con “Notte rosa” ed “Eva”, l'anno successivo.
L'abitudine di sfornare un album all'anno si interrompe nel 1983 quando pubblica solo il 45 giri “Nell'aria c'è”, brano che spopolerà in quell'estate.
Tozzi rimane in silenzio fino al 1987 quando insieme a Gianni Morandi e ad Enrico Ruggeri vince con “Si può dare di più” il Festival di Sanremo al quale partecipa di nuovo nel 1991 con “Gli altri siamo noi” (piazzandosi quarto), prima di prendersi un periodo di pausa artistica di qualche anno (riapparirà nel 1994 vincendo il Festivalbar con “Io muoio di te”).

Umberto Tozzi oggi
 Nel marzo 2009 è uscita anche per lui la sua biografia, “Non solo io. La mia storia”.

Ed ora per l'ultima volta, vi cedo il testimone.
Quale dei due cantanti italiani volete in semifinale?
V – O – T – A – T – E !!!

10 commenti:

  1. Ricky a vita. Parlando di cose serie, se tu non fai piu i sondaggione, io non seguo piu OTTANTOLOGY! Sei troppo forte! Silvia

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    1. Oh ma come sei radicale (comunque la tua "fedeltà" alla causa dei sondaggioni sui bellocci mi commuove)!

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  2. Nooooo, l'ultima noioso, che martedì e' senza i tuoi bellocci....noto, ripensaci! Comunque voto pel di carota Umberto. Silvia

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    1. Ma...siete due Silvie diverse, vero?

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    2. ah! ah! ah! No, non sono così stonata da votare per due cantanti diversi nel giro di poche ore. Io sono la Silvia che ha votato poer Tozzi e che ti segue nel tuo blog. Per me sei la Cassonetto ' s queen e hon iniziato a leggerti qui da quando ne hai parlato di là e per me il sondaggionbe dei bellocci canterini è superlativo (con la faccenda di Pupo poi, ti sei conquistata il mio cuore non perché mi piaccia pupo ma perché tu c'hai un pelo sullo stomaco da ammirare e poi mi fai sempre pisciare dal ridere).
      Ecco.
      Silvia

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  3. Io sono troppo ineciso.
    Voto comunque SILVIA (condivido in pieno!)
    Teto

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  4. Questa sfida non sarà ai livelli di Pupo e Zarrillo ma ci siamo quasi e quindi proprio per questo, per il fatto che è così 80 style, mi piace.
    Voto Riccardo.
    E in merito al fatto che è l'ULTIMA: dì la verità, ne stai preparando altre di sfide, vero?
    Concordo con Silvia: non esiste martedì senza le tue trovate... non scherziamo!
    Qui in ufficio ci facciamo di quelle risate!
    Paolo

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  5. Io voto Riccardo Fogli. Francesca

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  6. Mi turo il naso e voto Tozzi

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  7. Ma ragazzi, e'molto piu fico fogli!!!!! Io voto per lui. paola

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