04 maggio 2012

OLIMPIADI ANNI OTTANTA (PRIMA DEI DURAN DURAN)


E dunque saranno i Duran Duran a cantare, al concerto a Hyde Park che il 27 luglio aprirà la grande festa delle Olimpiadi di Londra 2012.  La notizia è di pochi giorni fa e ha fatto un tot di rumore, scatenando anche taglienti ironie: "I Duran Duran canteranno all'apertura delle Olimpiadi. Dev'essere il nuovo stile di attentati di Al Qaida" ha scritto su Twitter l'umorista (già firma di Cuore) Lia Celi. Pare, inoltre, che la scelta sia caduta su Simon Le Bon e compagni dopo i no (per motivi di ingaggio: avrebbero chiesto troppo) di Mick Jagger e Paul McCartney.
Lasciando per un attimo da parte l'orgoglio ottantologista, e anche il dibattito su quali artisti avrebbero potuto rappresentare meglio la musica britannica (anche i Sex Pistols pare abbiano rifiutato la proposta di partecipare alla cerimonia di chiusura), non è mica la prima volta che una star degli anni Ottanta diventa stella anche della manifestazione sportiva più importante della storia.
Cominciamo dal 1984 e dall'incredibile performance di Lionel Richie che, alla cerimonia di chiusura dei giochi di Los Angeles, sfoderò una extended version di All night long che fece ballare all'unisono figuranti, atleti e spettatori presenti allo stadio. La colonna sonora ufficiale di quei Giochi era su un 33 giri, stravenduto in tutto il mondo, con brani di Toto e dell'italiano (di Ortisei) trapiantato in Usa Giorgio Moroder. Ebbe un buon successo anche Olympic Fever, la canzone dei Passengers, in puro stile dance italiana (nonostante gli esili richiami ai Village People), che fu sigla dei programmi sportivi Rai nelle due settimane di gare.
Nel 1988 Giorgio Moroder fu incaricato di comporre la canzone delle Olimpiadi di Seul. S'intitolava Hand in hand e fu interpretata dal gruppo locale Koreana. Fu numero uno in diciassette paesi, tra cui Germania, Spagna e Svezia. Ma non negli Usa, dove la vera canzone dei giochi aveva la voce di Whitney Houston. L'iniziativa fu della Nbc, il network che deteneva (e detiene) i diritti televisivi a cinque cerchi, che pubblicò un album con One moment in time come canzone guida. Scritta da Narada Michael Walden, uscì ad agosto, in concomitanza con la cerimonia di apertura. E valse alla compianta nipotina di Dionne Warwick il numero uno in Germania, Usa e Gran Bretagna e la nomination ai Grammy Awards.
E se lasciamo gli anni Ottanta? Andando in ordine cronologico, e citando fior da fiore, sul palco di Sydney 2000 c'erano gli Inxs, a cantare What you need, con la voce di Jon Stevens al posto di quella del compianto Michael Hutchence, ma anche Kylie Minogue, orgoglio d'Australia, in Dancing Queen. Nel 2006 a Torino Peter Gabriel è stato il prescelto per cantare Imagine di John Lennon. E a Vancouver 2010 fu splendido il duetto di Nelly Furtado con la voce rock di Bryan Adams. Ma, se si vuole pescare un vero capolavoro, bisogna andare a Barcellona, anno 1992: la voce da soprano di Montserrat Caballé e il talento immenso di Freddie Mercury si erano mescolati assieme cinque anni prima, per comporre Barcelona. Il leader dei Queen era morto da un anno, quando si aprirono i Giochi. E, per iniziare la diretta televisiva mondiale, fu scelta quella canzone, come sigla. E il mondo si (ri)emozionò.

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