13 dicembre 2011

I BELLOCCI DEI CARTONI ANNI OTTANTA – PARTE SETTIMA





Sicuramente saranno rimaste impresse più ai maschietti che alle femminucce le tre sorelle Kisugi (alzi la mano chi a questo punto saprebbe esattamente dirmi di chi sto parlando!!!), di giorno bariste al “Cat's Eye café” e di notte ladre (tra l'altro all'interno di una banda che, guarda caso, si chiamava proprio “Occhi di gatto” come il bar...quando si dice: i casi della vita!) esclusivamente delle opere d’arte della collezione dell'artista Michael Heintz, loro padre.
D'altronde, come dar loro torto: dentro a quelle super-aderenti calzamaglie (viola per Kelly, azzurra per Sheila e arancione per Tati) facevano la loro porca figura!
A noi femminucce invece il compito di giudicare l'avvenenza del detective Hissman. Matthew non era male, anzi (anche se nella versione sposo in total white proprio non lo si può vedere!!!), ma la cosa che rimane impressa di lui NON è l'aspetto fisico quanto la sua proverbiale poca (per non dire NULLA) perspicacia. Ma quanto era tontolone? 
A parte il fatto che se sei una ladra, andare a metterti insieme proprio con un investigatore forse non rientra fra le scelte più sagge che puoi fare. Ma forse Sheila conosceva bene i suoi polli e, approfittando dell'ingenuità di Matthew, sapeva scoprire in anticipo i piani della polizia senza insospettire il fidanzato, che un fulmine di guerra non doveva affatto esserlo se gli ci vuole quasi tutta la serie per iniziare a chiedersi per quale motivo le tre gatte rubassero solo le opere di Heintz. 
A proposito di inseguimenti, azione, suspense e pericolo come non ricordare “Il Tulipano nero” (anche se, a onor del vero, il cartone avrebbe dovuto intitolarsi “La Stella della Senna” dato che la vera protagonista era lei, la bella fioraia Simone Loraine)? 
Il Tulipano nero altri non era che un misterioso eroe mascherato nonché abilissimo spadaccino, con un fiore – un tulipano nero, appunto – disegnato sul petto, che in sella al suo cavallo (rigorosamente nero...amava i colori il ragazzo!) si schierava a fianco della povera gente per difenderla dai soprusi.
Dietro a queste mentite spoglie si nascondeva il figlio del conte de Vaudrel, Robert, grazie al quale Simone imparerà l'arte della scherma e vestirà i panni della Stella della Senna, affiancando il ragazzo nella lotta contro le ingiustizie sociali, alle soglie della Rivoluzione francese. 
Saranno state le sue nobili intenzioni, sarà stato il fascino tenebroso del travestimento ma questo baldo giovane ha sempre suscitato il mio interesse...peccato che nel corso degli episodi abbiano deciso di dargli sempre minore importanza! 
Atletico come il Tulipano nero ma dalla fisionomia più facilmente identificabile (dato che lo si vede spesso in calzoncini e canotta e non coperto da capo a piedi come l'altro), anche Shiro – del cartone animato “Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo” – aveva il suo bel perché (anche se, come già si è detto a proposito del Tulipano, pure Shiro dopo alcuni episodi diventa tappezzeria, destinato a passare alla storia come il misconosciuto fidanzato di Mila Hazuki, l'ambiziosa ragazzina tutta presa a seguire le orme materne e a diventare una campionessa di pallavolo). 
Ebbene sì, ve lo confesso: avrei potuto diventare una vera campionessa in questa disciplina sportiva e invece... tutta colpa di Mila e compagnia bella! A vedere lei e le sue amiche invasate per la pallavolo a tal punto da non pensare ad altro, mi è passata la poesia!
La sua storia con l'aitante Shiro (guarda caso tra i più forti giocatori di pallavolo della scuola) è paradigmatica in questo senso: lei ama lui, lui ama lei, ma allora....perché non si vivono una serena storia d'amore? Ma per via della pallavolo, ovvio!!! E così tra allenamenti, ritiri e olimpiadi il loro rapporto non va più in là della dedica all'amato di un colpo vincente (e dire che l'esuberanza di Pel di Carota aveva fatto pensare inizialmente a ben altri risvolti!)...sperando per loro che non sia come dice la sigla («Sempre, sempre così, sarà per Mila e Shiro!») ma che prima o poi ci arrivino a capire che oltre alla pallavolo c'è dell'altro!
E voi? Che ne pensate dei tre bellocci della settimana?
Forza, fanciulle: dite la vostra!!!

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