Per la rubrica “Vota anche tu il belloccio dei cartoni animati targati anni Ottanta”, la scorsa settimana abbiamo parlato di Mark Lenders.
Ed a proposito di bellocci fisicati, che ne dite del nerboruto Kenshiro, il legittimo successore della Divina Scuola di Hokuto?
Costretto a vivere in uno scenario apocalittico e post atomico, Ken aveva un carattere malinconico, riservato ed apparentemente freddo ma sapeva accendersi come una miccia davanti alle ingiustizie, soprattutto se a farne le spese erano i più deboli. A questo punto esplodeva (non solo metaforicamente) e gonfiava i muscoli al punto da lacerare gli abiti (novello Hulk): erano così visibili sul suo petto le sette cicatrici a forma di Orsa Maggiore (la costellazione di Hokuto), cioè le ferite infertigli da Shin, suo nemico e discendente della Scuola di Nanto (e per constatare quanto poteva fare paura quando si incazzava, guardate il filmato del suo scontro con Shin intorno al quinto minuto...).
La fisionomia di Ken all'inizio della serie (quando aveva su per giù vent'anni) ricordava molto Bruce Lee mentre al termine della seconda (quando il personaggio ha superato la trentina) subisce una metamoforsi e diventa molto simile a quella di Sylvester Stallone.
Oggi siete delle amanti del “tipo palestrato alla Mastro Lindo”? Allora da piccole non poteva non piacervi Ken.
Dedicato a tutte le cultrici del genere.
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