14 luglio 2011

LUIS MORENO E IL SUO CORVO



Agli inizi degli anni Ottanta, grazie alla Raffa nazionale, che lo notava in Spagna e lo portava in Italia, approdava sulle nostre reti televisive il ventriloquo José Luis Moreno ed il suo impenitente corvo Rockfeller.
I due, al loro esordio nella trasmissione “Pronto Raffaella” del 1983, riscuotevano subito un grande successo ed iniziano a partecipare anche ad altri programmi quali “Domenica In” (di cui cantano la sigla), “Fantastico 5” (1984), il “Festival di Sanremo” (edizione 1985) sulla tv pubblica e “Pentatlon” di Mike Bongiorno su Canale 5.
I bimbi andavano matti per il pennuto in frac (probabile caricatura del noto miliardario statunitense), con le mani sempre in tasca, che con i suoi versi, la sua inconfondibile smorfia (ottenuta storcendo la parte superiore del becco dalla parte opposta rispetto a quella inferiore), il suo movimento di bacino e le sue battute finalizzate a sbeffeggiare i personaggi della politica e dello spettacolo era riuscito a conquistare anche il pubblico adulto.
Oltre al corvo Rockfeller, dalla fantasia del poliedrico José Luis Moreno – madrileno, classe 1947, cantante lirico con una laurea in medicina e una specializzazione in neurochirurgia – nacquero altre due creature, che sono diventate un vero cult soprattutto nella televisione iberica: il bambino Monchito – un pupazzo dagli occhioni un po' allucinati, la voce stridula e la camicia zebrata – e Onorio (conosciuto in Spagna come Macario), un baffuto contadino, con salopette marrone, i pantaloni appena sopra al ginocchio e le gambe pelose bene in vista.
Ma che fine ha fatto oggi il papà di Rockfeller dopo il successo degli anni Ottanta?
Ritornato in patria, si è reinventato una nuova professione, sempre restando nel mondo dello spettacolo: ha fondato una casa di produzione televisiva, recita in fiction di successo ed ha aperto pure un'agenzia di spettacolo...magari in attesa di qualche nuova creatura cui prestare la voce?

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