21 luglio 2011

BIM BUM BAM E LA VERA TV DEI RAGAZZI


Bim Bum Bam è stata una trasmissione televisiva pomeridiana per ragazzi o meglio un “contenitore”, come lo chiamerebbero gli addetti ai lavori (dato che al suo interno si alternavano break recitati dai conduttori a cartoni animati) che andò in onda dal 1982 al 1990 su Italia 1 (più precisamente, per il primo anno su Antenna Nord, poi acquistata l'anno successivo dal gruppo Fininvest che cambiò il nome alla rete), dal 1991 al 1997 su Canale 5 e dal 1997 al 2000 di nuovo su Italia 1.
I primi conduttori erano Sandro Fedele, Marina Morra e Paolo Bonolis che ogni pomeriggio alle 17 da Antenna Nord intrattenevano i bimbi leggendo la posta, promuovendo i prodotti degli sponsor e annunciando i cartoni (...e che cartoni! Come dimenticare “Lady Oscar” o “Hello Spank”?).
Nel 1983 nasceva ufficialmente Italia 1, Fedele e Morra abbandonavano la barca e ad affiancare Bonolis arrivavano Licia Colò (poi sostituita da Manuela “Manu” Blanchard) e il pupazzo Uan, lo storico cane di peluche color fucsia.
Bim Bum Bam esordì in questa nuova veste il 12 settembre 1983 alle ore 16 con cartoni da annali come “Mimì e la nazionale di pallavolo”, Il tulipano nero”, “C'era una volta...Pollon”, “L'incantevole Creamy”, “Georgie”, “Sui monti con Annette”, “Kiss me Licia”, “Holly e Benji”.
Ma il bello della trasmissione (forse ancor più dei cartoni) era l'attesa delle gag esilaranti di Pìolo (il soprannome di Bonolis) e Uan, come la televendita della “caciotta fetecchia” o “Uanathan”, la parodia di “Jonathan Dimensione Avventura” (con Bonolis nelle vesti di Ambrogio Fogar), o gli interventi dalla regia da parte di personaggi misteriosi, come il Signor Brandolin che prendeva di mira con finti rimproveri i conduttori.
Indimenticabile poi lo sketch che vedeva Bonolis costretto a lavare interminabili pile di piatti nella cucina del presunto albergo in cui aveva trascorso le vacanze estive con Uan e Manuela, che però se l'erano data a gambe senza pagare il conto, lasciandolo “prigioniero” della pensione.
Il programma – che era curato da Alessandra Valeri Manera – aveva come autori Edoardo Erba, Giancarlo Muratori, Daniele Demma, Kitty Perria, Enrico Valenti, Cino Tortorella e Maurizio Pagnussat alla regia. Riscosse talmente tanto successo fin da subito che già nel 1983 ricevette il primo dei quattro Telegatti della sua storia come miglior programma per ragazzi.
Con l'uscita di scena di Paolo nel 1990, passato a condurre il quiz per ragazzi “Doppio Slalom” su Canale 5, finisce un'era.
Nel corso degli anni Ottanta diversi programmi tentarono, con discreto successo, di emulare Bim Bum Bam – che comunque rimase ineguagliabile – come, ad esempio, “Caffellatte” e “Ciao Ciao”.
Quest'ultima trasmissione fece il suo esordio il 9 settembre 1985 su Rete 4 e copriva la fascia del primissimo pomeriggio (andava in onda alle 12.45), poi quella mattutina. L'unico vero punto in comune con Bim Bum Bam era la presenza di Giancarlo Muratori tra gli autori e di Maurizio Pagnussat alla regia.
Ad affiancare il pupazzo Four al timone del programma c'era Giorgia Passeri, poi sostituita da Paola Tovaglia, Flavio Albanese e Marco Milano (più noto al grande pubblico come Mandi Mandi). Nel 1988 il programma migrò su Italia1, fece ritorno nel 1989 su Rete 4 per poi venire inserito stabilmente nel palinsesto di Italia1 a partire dall'anno successivo.
Anche a “Ciao Ciao” come in Bim Bum Bam ai cartoni si alternavano rubriche quali l'angolo della posta, giochi in studio e gag divertenti come le telefonate dell'autoritario Signor Persichetti, che (come il Signor Brandolin) fingeva di sgridare i conduttori.
Terminato il periodo d'oro degli anni Ottanta, Bim Bum Bam da trasmissione davvero pensata e dedicata ai bambini divenne un semplice succedersi di cartoni, mandati in onda a ruota libera (o alla meno peggio introdotti da una anonima voce), intervallati solo da televendite e pubblicità.
Da quando ha chiuso ufficialmente i battenti nel 2000 non esiste – per chi, come me, è cresciuto con quell'appuntamento pomeridiano fisso – un valido programma che sia riuscito a raccoglierne degnamente il testimone....anche se – va detto – non è impresa facile eguagliare le vette raggiunte da Pìolo e Uan, grazie a quella formula vincente che sapeva alternare momenti culturali e ludici, sempre seguitissimi dal giovane pubblico.
Bei tempi (con buona pace dei bimbi del nuovo millennio)!!!

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