14 aprile 2011

LA FAMIGLIA BRADFORD, OGGI #2

Susan Bradford. Il suo colpo di testa nel telefilm fu sposarsi (con Merle “la perla” Stockwell, giocatore di baseball idolo del piccolo Nicholas ma non abbastanza vicino al grande successo nello sport). Il matrimonio e la nascita di una bimba che rese nonno Tom per la prima volta fu l'inizio di una vita difficile per lei a casa Bradford. E la realtà non si discostò di molto. Susan Richardson, la ragazza della Pennsylvania che sognava Hollywood collezionando piccole parti in American Graffiti, È nata una stella o Happy Days, si sposò nel 1978, a 24 anni, mentre il telefilm stava avendo grande successo. Rimase incinta, e la sua gravidanza fu inserita nel copione. Ma dopo la nascita della piccola Sarah cominciò a fare uso di cocaina per perdere peso, temendo che, se non fosse ritornata in forma sarebbe stata licenziata dal cast. Si liberò della dipendenza, ma la sua carriera finì praticamente con la chiusura di casa Bradford, al punto che non esiste una sua foto recente affidabile. Non partecipò nemmeno ai film-reunion realizzati anni dopo lo show. Non si hanno tracce ufficiali di lei dal 2000, quando qualcuno la scovò tra le dipendenti di una casa di riposo nella natìa Pennsylvania. Il suo hobby all'epoca? Costruire bastoni da passeggio per anziani e reduci di guerra. 

Nancy Bradford. Era la figlia bionda, e in quanto tale collezionava ragazzi, o meglio non sembrava pensare ad altro, ed era un po' oca (e poi dicono che gli stereotipi non esistono...). La ormai 57enne Dianne Kay invece sembra essere lontanissima dalle luci della ribalta e dallo star system. Finita l'epopea dei Bradford, durante la quale aveva ottenuto anche un ruolo da Steven Spielberg in 1941: allarme a Hollywood (il film con John Belushi pilota di caccia), non è comparsa in tv se non per le reunion dei Bradford. Secondo i biografi, vive a Los Angeles ed è moglie e madre di famiglia. Qualche paparazzo lè riuscito a rintracciarla. E in questa foto, che risale a due anni fa, nel giorno della presentazione dell'autobiografia di Dick Van Patten (cioé papà Tom) appare in splendida forma.

Elizabeth Bradford. La figlia femmina più giovane portava lunghi capelli e aveva la passione per la danza. Non per caso, Connie Newton aveva recitato, prima che nei Bradford, in Saranno Famosi, in una puntata emozionante in cui interpretava una ballerina che aveva scoperto di essere malata di sclerosi multipla. Il set dei Bradford le portò l'amore: nel 1979 si sposò con David Needham che nel telefilm si occupava delle scenografie, e il loro matrimonio dura tuttora, da qualche parte nella Orange County, in California. Qui Connie ha smesso di recitare, per dedicarsi alla danza: fa l'insegnante e la coreografa in una scuola di ballo locale. Ha due figlie e 52 anni ancora da compiere. Nel 2009 ha vinto una battaglia con un cancro alle ovaie.

Tommy Bradford. I suoi riccioli ribelli furono quasi più famosi per Paradise, in cui mostrava con generosità ben più dei capelli, in versione naufrago adolescente insieme a Phoebe Cates. Il naufragio è diventato, purtroppo per lui, un tema ricorrente della sua vita. Problemi con droghe e alcol lo hanno accompagnato per vent'anni, prima di uscirne anche attraverso la fede: convertitosi alla Chiesa Evangelica è diventato lui stesso pastore. Ma nel 2008, dopo essersi separato dalla seconda moglie con cui aveva scritto un libro a tema religioso, è caduto in bancarotta. Le telecamere che lo avevano quasi ignorato dal 1990 (fine della sit-com Baby Sitter in cui era il migliore amico di Charles-Scott Baio) tornarono a inquadrarlo il 26 marzo 2009 quando organizzò, nel suo giardino di casa in Kansas, un colossale mercatino dei suoi oggetti e cimeli, nel tentativo di evitare la bancarotta. I suoi problemi finanziari gli valsero la puntata di una trasmissione televisiva, Broke & famous (più o meno spiantati e famosi). Dall'anno scorso ha trovato un nuovo lavoro: all'età di 50 anni è entrato nello staff della compagnia di crociere Oceania Cruises come assistente di bordo.

Nicholas Bradford. Dimenticate il bambino dalle guanciotte paffute che nessuno, ma proprio nessuno, dimenticava di pizzicare. Adam Rich ormai ha 42 anni e una fedina penale lunga così. Le sue disavventure con la giustizia cominciarono nel 1991, quando ruppe la vetrina di una farmacia nel tentativo di rubare narcotici. L'abuso di droga e dell'alcol era già diventato un problema serio per lui. Poco dopo finì di nuovo in cella per aver rubato in un negozio. Nel 2001 quasi tamponò una macchina della polizia mentre guidava da strafatto: ovviamente, fu di nuovo arrestato. Della sua carriera restano poche tracce, se non un'alzata d'ingegno nel 1996, quando contribuì a un lungo articolo su una rivista che parlava della sua morte, un modo ironico per sbeffeggiare le voci incontrollate che spesso davano per scomparse star che invece godevano di perfetta salute. Oh, indovinate chi pagò la cauzione dopo il suo primo arresto? Dick Van Patten, ovvero papà Tom. Ovvio, no?

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