29 marzo 2012

LE GNOCCHE DEI CARTONI ANNI 80: LA REGINA E'...


Immaginatevele sul palcoscenico, in costume olimpionico e trucco perfetto, a un passo da Carlo Conti o Fabrizio Frizzi (o, per restare più ottantologisti, Daniele Piombi) che, con studiata lentezza estraggono da una busta il biglietto con l'esito delle votazioni. Jessica Rabbit, una delle favorite della vigilia, è dietro le quinte a piangere, consolata da un buffo coniglio. Lei non è tra le top 3 che, con la faccia nervosa, aspettano che qualcuno legga quel biglietto.

Ecco la voce al microfono. «Al terzo posto...» (pausa) «la concorrente...» (altra, infinita pausa) «Venusia!». Sorriso tirato della pilota intrepida del delfino spaziale. In fondo è stata la più votata, tra le ragazze del mondo dei robot. E sulla sola classifica del blog, è stata la più votata, ma su Facebook non ha avuto la stessa fortuna. Actarus sarà fiero di lei.

E, mentre Venusia abbandona il palco, riecco il conduttore al microfono. «Al secondo posto... la concorrente... Lady Oscar». La bella parigina fulmina con uno sguardo pubblico e giurati. Se potesse, sguainerebbe la spada. E forse si sentirebbe più a suo agio, rispetto a questa mise da bagnante. Con un altro sguardo fulmina anche la rivale. Che però non abbassa gli occhi. Ne ha viste di peggiori.


Finchè il conduttore, aiutato dalle vallette, si avvicina e proclama miss cartoni animati anni Ottanta. «La più bella del concorso di Ottantology è... Fujiko!». Lupin III in platea salta come un bambino felice. Lei, con un sorriso composto, prende scettro e corona, controllando che quei brillanti siano veri. E lascia che la fascia della miss le cinga il corpo, segnando in un modo meravigliosamente sexy il suo petto. Le macchine fotografiche scattano flash su flash. Finchè, improvvisamente, un parapiglia interrompe la festa e Fujiko si dilegua nel nulla. È arrivato Zenigata...

28 marzo 2012

I NERDS DIVENTANO UN REALITY

Sulla tv americana stanno per tornare di moda jeans a vita altissima, camicie di colori improbabili e con un sacco di penne infilate nel taschino, pettinature che sembrano sistemate dalla zia zitella e occhiali dalla montatura spessa. Insomma, stanno per tornare i nerds, quelli originali, quelli del film datato 1984. Ma, siccome siamo pur sempre nel ventunesimo secolo, torneranno sotto forma di un reality-talent show, guidato e prodotto da Robert Carradine e Curtis Armstrong, due dei protagonisti della pellicola cult.

27 marzo 2012

I BELLOCCI DEI TELEFILM ANNI OTTANTA – DECIMA PARTE

Questa settimana parliamo di due serie TV che negli anni Ottanta hanno riscosso un successo strepitoso (tanto da venire replicate ancora oggi con un seguito di pubblico non indifferente) grazie ai loro protagonisti maschili che nell'immaginario collettivo sono diventati, sin dalle prime puntate mandate in onda, delle vere e proprie icone.
Vi sarà sicuramente capitato almeno una volta nella vita di trovarvi, che so, con lo scarico rotto, un tubo che perde, un elettrodomestico fuori funzione... insomma in panne per qualche piccolo incidente domestico e pensare: «ussignùr, se solo avessi sposato MacGyver!».
Piacere Solange... ehm, MacGyver!

25 marzo 2012

LA GUIDA TV DI OTTANTOLOGY (26 marzo-1 aprile)

Una scena da Uno sceriffo extraterrestre, mercoledì su Rete 4

Cominciamo da qualcosa di quasi fuori tempo? Nel senso che è del 1990? Si tratta di Ritorno al Futuro III, ultimo episodio della trilogia, in onda come i due precedenti sabato alle 14,10 su Italia 1. In fondo, solo un anno fuori decade che cosa sarà mai, se si è a bordo di una DeLorean truccata? Anche il film di venerdì notte (ore 3,40), sempre su Italia 1, è in leggero anticipo rispetto ai nostri amati eighties: La supplente va in città, uno dei mille titoli della serie delle commedie sexy all'italiana, ha come protagonista Carmen Villani, che cantava canzoni di Battisti e di Morricone, prima di passare al cinema "leggero".

23 marzo 2012

DOVE TROVARE CORREVA L'ANNO DELLA GIRELLA?


Sì, ok, Correva l'anno della Girella è lì fuori, si diceva poche ore fa a notte fonda. Ma come procurarselo? Ora ve lo spieghiamo, punto per punto.
Via web. Potrebbe essere la via più semplice e veloce. Basta cliccare su questo link, che vi porta sul sito della casa editrice Lineadaria, aggiungere una copia al carrello e seguire passo passo la procedura di acquisto online. Il tempo che le Poste italiane lo recapitino a casa vostra (diciamo in meno di una settimana?) e il gioco è fatto. Il fatto che la casa editrice abbia (ovviamente) le copie in magazzino e non le debba richiedere, rende il tutto molto più rapido e sicuro di qualsiasi acquisto in un'altra libreria virtuale, anche quella da cui, magari, siete abituati a servirvi.
In libreria. Lineadaria non è (per ora...) una major dell'editoria e gli autori sono illustri sconosciuti (per ora...) al grande pubblico. Per questo difficilmente troverete la Girella esposta in bella vista negli scaffali della vostra solita libreria. Ma basta recarsi al bancone e chiedere al libraio che ve lo ordini. Con un paio di clic sul computer, ne prenota una copia al distributore, licenziatario in tutta Italia, isole comprese (come avrebbe detto Aiazzone) e attende che arrivi. I tempi? Variabili, dai cinque ai quindici giorni. A proposito, il libro è in vendita anche nel Canton Ticino, patria della tv svizzera e di Scacciapensieri...
Nella nostra città. Siete di Biella? Passate da Biella? Qui la Girella, da ieri, è già a disposizione in tutte le librerie. Ah, la cara vecchia ed efficace distribuzione a mano...

E in caso di qualsiasi dubbio, problema o contrattempo, fateci sapere e proveremo a trovare la soluzione.

CORREVA L'ANNO DELLA GIRELLA: ADESSO C'E'

Biella, 21 marzo: il primo libro venduto...

Ok, è fatta. Il libro, Correva l'anno della Girella, è lì fuori. E noi non possiamo farci più nulla. Possiamo solo sperare che una copia vi finisca in mano. E sperare che vi piaccia, vi diverta, vi faccia ridere e vi apra tutti i chakra della nostalgia.
Però, sarà che è notte fonda e che nel buio e nel silenzio ci si sente più riflessivi, ci sono delle cose che dovreste sapere. E delle persone che dovreste conoscere. In un anno esatto di blog (il primo post vero è del 21 marzo 2011), in un anno esatto di pagina Facebook siamo entrati in contatto con centinaia di persone. Di amici, per usare la terminologia feisbukkiana che ai puristi dell'amicizia sembra esagerata. Ma se non fossero amici, se non foste amici, com'è che ieri sera, alla presentazione (la prima di una lunga serie) del libro con la girella psichedelica sulla copertina, c'era tutto quel calore? Ben superiore all'affetto di quel centinaio abbondante di persone che ci è venuto a trovare? Ci avete pensato, almeno un pochino. E se ancora adesso sento dentro un'energia positiva che trabocca dal suo barattolo interiore, forse era più di un pochino.
Contatevi: siete stati tanti. E siete stati grandi. Ora però lasciate che approfitti della notte che abbatte i pudori per ringraziare chi ci è stato vicino, e non era scontato che lo facesse. Il Trio Medusa, che risponde alle nostre mail, fa il tifo da lontano e che nel libro è a pagina 4, quella nobile delle citazioni dotte, con una sua frase a tema. Elio (sì, quell'Elio) che tra domani e lunedì riceverà la sua copia e chissà se gli piacerà il breve ricordo del Live in Borgomanero. Luca, di Blog Retro, un altro tifoso a distanza. Quelli di Solo anni '80, imprescindibili nel darci una mano a crescere attraverso i social network. E poi Chiara Poli, che sarebbe una delle massime esperte italiane di tv e di serie tv, mica pizza e fichi, che ci ha scritto la prefazione, ci ha ospitato nella sua casa, dove a ogni parete c'è ua fila di dvd, e ci ha pure girato un video promozionale che quelli che scrivono i best seller se lo sognano. E poi due marchi ottantologisti come El Charro Cinture e Naj Oleari: prima abbiamo parlato di loro sul blog e poi, un passettino per volta, sono diventati partner del progetto. E se avrete pazienza di aspettare il Salone del Libro di Torino, veniteci a cercare: con noi ci saranno anche loro.
Un grazie speciale va a chi ha incominciato l'avventura dal primo minuto. AdmF (che sarebbe Francesca), che per un anno ha riempito la pagina Facebook di link e video e canzoni e citazioni. E non pensa affatto di smettere. E Enzo, l'editore, che ha messo via ansie e paure, per dare fiducia a due scafazzoni semisconosciuti, lanciandosi su un mercato che ultimamente non ama gli sconosciuti, e nemmeno gli investimenti, anche se si hanno le spalle larghe di una grande casa editrice che mette sul mercato le autobiografie e i libri di ricette delle star tv del momento.
Basta. Non c'è altro da aggiungere. Domani, a mente lucida, vi spiegheremo come trovare il libro ovunque voi siate, sempre se vi va, ovviamente. E se lo troverete, e vi divertirete, fatecelo sapere, perché "la vostra soddisfazione è il nostro miglior premio" (cit.)

Ps: entro pochi giorni speriamo di poter mettere su iutiùb qualche spezzone della presentazione del 21. Soprattutto le canzoni anni ottanta che gli ICE (alias In Caso di Emergenza, alias Ilaria, Sebastiano e Stefano) hanno riarrangiato e suonato. Per esempio c'è una versione di Save a prayer che non si può non ascoltare, e riascoltare, e riascoltare...

20 marzo 2012

MENO UNO!

Non c'è niente da fare: ci sono proprio delle fortunate coincidenze astrali, indubbiamente favorevoli a noi irriducibili ottantologisti!
È notizia di qualche settimana fa che l'intramontabile Madonna per il suo nuovo disco “MDNA”, in uscita il 26 marzo (e anticipato dal singolo dance “Give Me All Your Luvin'”), abbia deciso di adottare un look in pieno stile anni Ottanta, quello dei tempi di “Materiale Girl”, “True Blue” e “Like a Prayer” per capirsi.
Madonna nei primi anni Ottanta
Stando alle indiscrezioni trapelate al termine del servizio fotografico per il booklet del cd, la Regina del pop sarà una sexy punk con capelli con cresta e bassi ai lati di color biondo miele ed in abiti prevalentemente neri, rosa e sabbia.
Evidentemente quando ha dichiarato di sentirsi ancora una ventenne, non era un semplice pourparler.
Eh brava la nostra Madonna Louise Veronica Ciccone, che senza volerlo ci sta facendo un gran favore: quello di tornare a far parlare dei favolosi anni Ottanta.
E se volete saperne di più sulla moda di quel periodo così come dei sex symbol (sia quelli delle femminucce che quelli dei maschietti), dei film, delle canzoni, dei tormentoni pubblicitari e molte altre amenità, allora non vi resta che fiondarvi in libreria e acquistare un libro imperdibile che, guarda caso, VEDE LA LUCE PROPRIO DOMANI: si tratta di “Correva l'anno della Girella” (libro che incidentalmente abbiamo scritto proprio io ed il mio insostituibile socio Canna), Lineadaria edizioni!!!

19 marzo 2012

SARA' DEMOLITA LA NAVE DI LOVE BOAT


Non c'è pietà per i ricordi. Anche se la Pacific Princess vivrà ancora a lungo, finché un fan rilancerà la sigla di Love Boat su YouTube o un canale televisivo dedito al vintage trasmetterà le repliche del telefilm. Ma si tratterà, appunto, di ricordi. La realtà della nave da crociera più famosa della tv è più amara: è stata appena venduta a un'impresa turca, che la rimorchierà fino a un porto specializzato, dove verrà fatta a pezzi. E rivenduta come metallo da riciclare.

18 marzo 2012

LA GUIDA TV DI OTTANTOLOGY (19-25 marzo)

Ritorno al futuro 2, sabato su Italia 1

La nostra guida tv di oggi si deve aprire con le scuse. Nell'appuntamento della settimana scorsa abbiamo saltato un film da veri ottantologisti: su Italia 1, nel pomeriggio di sabato, c'era Ritorno al futuro che, per noi, è un ritorno dolce al passato. Per farci perdonare, potremmo ricordarci che si trattava solo dell'inizio della trilogia. Sabato 24 si prosegue con Ritorno al futuro 2, a partire dalle 14,10, e fra sette giorni andrà in onda la terza parte della saga. Se invece la domenica sapete resistere al richiamo dell'onnipresente calcio, sempre su Italia 1 è in programma Asterix e la pozione magica, versione animata del 1986 di un classico a fumetti degli anni Sessanta. Il film comincia alle 16,55 (comunque a partite finite).

15 marzo 2012

LE GNOCCHE DEI CARTONI ANNI OTTANTA: LA FINALE


Venusia che spalleggiava Goldrake o Reika che dava una mano a Daitarn III? Lady Oscar che cresceva come un maschietto ma con il fascino da femminuccia o Fujiko che del suo essere donna ha fatto un'arma? Mila che aveva il cuore nella pallavolo o Bia che era la sfida della magia? Sheila, la sorella di mezzo di Occhi di Gatto o Jessica Rabbit che la disegnavano così?
Tanti punti di domanda, che si riassumono in un quesito solo: chi è la più gnocca delle gnocche dei cartoni animati anni Ottanta? Lo deciderete voi, così come avete deciso le magnifiche otto finaliste. E come? Attraverso la puntata finale del sondaggione. Si voterà qui sul blog (sulla colonna di destra troverete il form) oppure sulla nostra pagina Facebook. E, in via del tutto eccezionale, le urne non resteranno aperte solo una, ma due settimane. Per sapere chi vincerà dovrete attendere giovedì 29. Ma, nel frattempo, votate...

13 marzo 2012

I BELLOCCI DEI TELEFILM ANNI OTTANTA – NONA PARTE

Se ne “Le strade di San Francisco”  il bel Michael Douglas, tutto occupato a seguire le indagini dal lato procedurale, lo si vedeva ben poco alle prese con inseguimenti e sparatorie, nella fortunata e longeva serie televisiva di cui ci occupiamo oggi di scene d'azione spericolate e rocambolesche, fra testacoda e sgommate, ce ne sono in abbondanza.
I protagonisti?

Due carismatici poliziotti, molto diversi fra loro per carattere e stile di vita ma uniti da un'autentica e profonda amicizia:  Starsky e Hutch, i coraggiosi ed ironici sergenti, in jeans a zampa di elefante e giubbotti di pelle, a bordo di una Ford Gran Torino rossa, con una striscia bianca ai lati, che difficilmente passa inosservata nei quartieri malfamati di Los Angeles dove i due bazzicano a caccia di malviventi.
Il moretto boccoluto

Partiamo col moretto. Ricciolino, andatura sciolta e dinoccolata, Dave Starsky (interpretato da Paul Michael Glaser) è il classico piedipiatti che viene dalla strada, reduce da un'infanzia travagliata in seguito all'assassinio del padre e dalla difficile esperienza militare della guerra in Vietnam. Impulsivo e distratto, è un assiduo frequentatore di fast food e non abbandona mai la sua fedele automatica.

Il biondino, baffo-dotato

Tutt'altro tipo il biondino: benestante figlio di un imprenditore, Ken “Hutch” Hutchinson (alias David Soul) approda all'Accademia di Polizia dopo aver a sorpresa deciso di abbandonare gli studi al college. Timido ed introverso ma dotato di un fiuto eccezionale, questo tutore della legge con la faccia da intellettualoide è, al contrario del collega, un fanatico della forma fisica: si allena tutti i giorni e segue scrupolosamente una dieta macrobiotica.

E ora, come sempre, la palla passa a voi: in caso di bisogno, da quale dei due intrepidi poliziotti vorreste farvi salvare?

N. B.: L'appuntamento con i bellocci e relativo sondaggione vi aspetta tra due settimane e... martedì prossimo capirete perché. Sappiate sin da ora però che è per una buona causa. Pazientate sette giorni e la Betta vi spiegherà tutto (ma se siete state attente, già subodorate il motivo).

11 marzo 2012

LA GUIDA TV DI OTTANTOLOGY (12-18 marzo)

Ryu, il ragazzo delle caverne, è su Man-Ga

Vi mancava almeno un po' la nostra guida tv vintage della domenica? Scusate l'assenza, ma avevamo un certo libro da finire... In attesa che compaia in tutte le librerie, diamo un'occhiata al palinsesto settimanale. La mattina, per esempio, avevamo lasciato I Puffi alle 7 su Italia 1 e li ritroviamo ancora lì. Anche su Rete 4 c'è ancora Hunter, il poliziesco che imparammo ad amare in preserale su Rai Due. L'appuntamento è dal lunedì al venerdì alle 8,25. E sul digitale terrestre di Iris il preserale, oggi come qualche settimana fa, è ancora dedicato a Supercar (dalle 19,20) e all'A-Team (dalle 20,15). Così come non accenna a smettere il diluvio di repliche di Jefferson, Arnold e Robinson, praticamente spalmati per l'intera giornata su CanalOne (canale 38). Per i veri nottambuli-mattinieri, su Italia 2, alle 4 e alle 6 dal lunedì al venerdì l'appuntamento è con la Famiglia Bradford.
Sul satellite partiamo dai canali-garanzia: Fox Retro non ha variato di molto la sua programmazione, con le prime serate suddivise tra le indagini di Colombo o di Cuore e Batticuore e l'azione di Wonder Woman. Segnaliamo ogni giorno alle 20,30 le repliche dell'indimenticato Tre cuori in affitto e, sempre per veri mattinieri, alle 6,10, quelle di Mork e Mindy. Su Man-Ga si torna indietro a un milione d'anni fa, o forse due: viene ritrasmessa la serie Ryu, il ragazzo delle caverne, ogni giorno alle 15,20 e alle 21,20. E per gli appassionati di robottoni, c'è anche Baldios, alle 16,40 e alle 21,50.
E i film? Domenica sera su Italia 1 c'è un grande classico a metà tra commedia e azione, Mr Crocodile Dundee, anno 1986. E martedì in prima serata su Rete 4 si va sul sicuro con Chi trova un amico trova un tesoro, uno dei grandi classici di Bud Spencer e Terence Hill.

10 marzo 2012

QUANDO SPRINGSTEEN LITIGO' CON REAGAN


La storia risale al 1985 e l'ha ripescata ieri La Stampa, a caccia di aneddoti da raccontare nella lunga corsa alla Casa Bianca iniziata da poco con le primarie e destinata a tenerci compagnia ancora per più di sei mesi. I protagonisti? Due (diversissime) icone degli anni Ottanta: da una parte Ronald Reagan, il presidente ex attore, simbolo di un decennio di ripresa economica, quello dell'edonismo reaganiano, come si usava dire in Italia; dall'altra Bruce Springsteen, il rocker del New Jersey, che si vestiva e parlava come un poeta operaio.
Punti in comune tra i due? Nemmeno uno. Ma un giorno Reagan credette che quel ragazzone che faceva dischi e portava un sacco di gente ai suoi concerti fosse "uno dei suoi". Tutta colpa di Born in the Usa, canzone guida (ma non primo singolo: in Italia aprì la strada a quello storico album la più allegra Dancing in the dark) dell'omonimo album. Il presidente, che stava girando gli States a catturare voti per farsi rieleggere, a un comizio citò il Boss: «Il futuro dell'America resta nel messaggio di speranza che si trova nelle canzoni di un uomo ammirato da tanti giovani americani: Bruce Springsteen del New Jersey». La platea, dice La Stampa, applaudì timidamente: probabilmente nessuno di loro aveva mai sentito una sua canzone.
Nemmeno Reagan, evidentemente: di Born in the Usa si era fermato al titolo, e lo aveva scambiato per un inno patriottico. E non sapeva che, in realtà, era un duro atto d'accusa di un reduce dal Vietnam che, tornando a casa, non trova più lavoro né speranze e quel che gli resta di un amico, ucciso in guerra, è una foto: «Non ho un posto verso cui correre, non ho un posto dove andare» dice l'ultima strofa.
Pochi giorni dopo, Bruce Springsteen aprì un concerto con un breve messaggio dedicato al presidente: «Parlava di me l'altro giorno e mi domandavo quale potesse essere il suo LP preferito. Sono sicuro che non sarà certamente Nebraska, non credo neppure che lo abbia mai sentito». E giù a suonare Johnny 99, canzone tratta proprio da Nebraska, del 1982, che parla di un sottoccupato che finisce dentro per omicidio e che preferirebbe la pena di morte ai 99 anni di galera a cui è stato condannato.

Update: giusto poche ore fa, il nuovo tour mondiale di Bruce Springsteen è partito con un sold out all'Apollo Theater di Harlem, New York. Born in the Usa non era nella playlist di venti brani

08 marzo 2012

HOLLY E BENJI IN DVD

Lo so che oggi è giovedì e questa dovrebbe essere la giornata del sondaggione delle gnocche. Ma la coincidenza con la settimana di consegna del libro (ma sì, questo libro) ha fatto saltare tempi e appuntamenti fissi, come la messa online nei tempi giusti dei form per votare la preferita dell'ottava semifinale. Così la proclamazione della vincitrice e l'inizio della finalissima slittano di una settimana esatta.
Anche perché oggi c'è un argomento tosto, e pure a tema, da raccontare: tornano Holly e Benji, e sono in dvd, dalla prima all'ultima puntata della seria. L'iniziativa è della Gazzetta dello Sport, che già aveva rimesso sul mercato Lupin. E sembra quasi logico che l'amata rosea, compagna fedele di ogni appassionato di calcio, conceda una preziosa ristampa digitale dell'anime più pallonaro di sempre. Mi sembra perfino inutile usare righe per raccontarvi la trama. Vi basti sapere che Holly Hutton, il protagonista, le ha prese di santa ragione da Mark Lenders nella semifinale del nostro sondaggione dei bellocci dei cartoons. E che qui vi abbiamo spiegato perché il titolo esatto del cartone avrebbe dovuto essere Tsubasa e Kenzo. E che qui abbiamo ripescato una meravigliosa riedizione in carne e ossa della sigla.
Detto tutto? No, manca un dettaglio: i dvd escono ogni venerdì in edicola dalla settimana scorsa: l'appuntamento di domani è con la seconda uscita a 5,99 euro. La terza, venerdì prossimo, sarà già a prezzo pieno, ma con in omaggio il maxiposter. Se invece li volete tutti, ordinateli qui.

06 marzo 2012

I BELLOCCI DEI TELEFILM ANNI OTTANTA – OTTAVA PARTE

Per il nostro ottavo appuntamento, care fanciulle, ho scelto tre ometti. E fin qui niente di strano. È che sono tre bellocci (tranne il secondo, che sicuramente conoscerete per altre vie) un po' sui generis.
Cosa li accomuna? La passione per l'intrigo poliziesco. Ma giusto questo perché per il resto sono tre esemplari maschili molto diversi fra loro.
Partiamo con “Cuore e batticuore” e con le avventure degli innamoratissimi coniugi Hart (e se la memoria non vi assiste, guardate qui): lei, Jennifer, è una nota giornalista e scrittrice di best seller, lui, Jonathan (interpretato da Robert Wagner), è un ricco uomo d'affari nonché azionista di importanti società finanziarie, con una spiccata propensione per l'investigazione.
Affascinante e spericolato, il bel signor Hart giusto per passare il tempo se la vede, un episodio sì e l'altro anche, con ladri, assassini e malviventi d'ogni tipo, divertendosi (uau, che divertimento rischiare di essere accoppati dai peggio ceffi del circondario!) a indossare i panni dell'intrepido detective privato.  

Di tutt'altra pasta l'ispettore Steve Keller che affianca il navigato tenente Mike Stone (no, no... Karl Malden non è contemplato fra le opzioni, ve lo dico subito!) per carpire da lui i trucchi del mestiere e per tutelare insieme la legge su “Le strade di San Francisco”, fortunato serial poliziesco del quale a breve dovrebbe essere pronto il remake (per rinfrescarvi la memoria...).
Avete capito di chi sto parlando? Certo! Di un giovanissimo Michael Douglas ai suoi esordi, ben lontano dal sex symbol di “Attrazione fatale” o dal tenebroso detective Nick Curran nel conturbante thriller “Basic Instinct” a fianco della sexy Sharon Stone, ma comunque già dotato di un'allure irresistibile mentre zompetta qua e là alla ricerca del cattivo di turno.
E chiudiamo col Tenente Kojak, una pietra miliare del genere poliziesco dove ogni indagine si conclude con l'immancabile arresto post inseguimenti spettacolari e sparatorie adrenaliniche (vorrete mica non fare un ripassino anche con lui?).
Il ruolo del duro, l'inflessibile difensore della legge che nella lotta contro il crimine non guarda in faccia a nessuno ed è temuto e rispettato persino dai malviventi, sembra essere stato cucito addosso al greco Telly Savalas: fare canzonatorio, inguaribile cinico, sempre elegante senza dimenticare la caratteristica voce nasale (che poi era quella del doppiatore Lino Troisi).
Cifra distintiva di questo detective tutto d'un pezzo? Gli inseparabili lecca-lecca, ottimi antidoti contro la tensione (e soprattutto validi sostituti alle sigarette, usate nei primi episodi).
E adesso prego, donne: a voi.
Ma, se posso, prima che vi fiondiate tutte sulla dolce metà di Catherine Zeta-Jones (che in questa sede, vi ricordo, dovete considerare nella versione prima maniera) solo perché meglio conosciuto grazie ai suoi illustri trascorsi cinematografici, vi invito a valutare attentamente anche le altre due opzioni: l'uomo d'affari charmant con la calamita per le indagini poliziesche e l'intrepido testa pelata sono tutt'altro che da scartare a priori!

01 marzo 2012

LE GNOCCHE DEI CARTONI ANNI OTTANTA #8


«Io non sono cattiva, mi disegnano così». Ti hanno disegnata benissimo, cara Jessica Rabbit. Non c'era un tratto di matita fuori posto nell'eroina del film datato 1988 che mescolava cartoons ad attori in carne e ossa. Bob Hoskins era il detective duro e un po' stranito, nel doversi occupare di esseri a due dimensioni invece che dei soliti gangster. Roger il coniglio era la parte comica del film. Ma lei, Jessica, era la sensualissima, avvenentissima, meravigliosissima protagonista femminile. Capelli rossi, occhioni sognanti, spacco vertiginoso e scollatura resa generosa per forza: non esisteva vestito abbastanza ampio, per quelle curve lì. Bastò una scena, con lei sul palco a cantare una vecchia canzone, per tenere in pugno tutti i maschietti, veri o cartoons. E mentre sognavamo di essere il cravattino di Bob Hoskins, tormentato dalle manine della soubrette, eravamo nelle condizioni di sentirci porre la domanda: «Hai una carota in tasca o sei felice di vedermi?». La seconda che hai detto, Jessica.
Eravamo piccoli e innocenti e privi di malizia, quando ci piaceva seguire le avventure sullo schermo della più famosa famiglia preistorica della storia, i Flintstones. Solo dopo, e anche grazie alle numerose parodie scollacciate (cercate in rete, se non ci credete) capaci di interpretare le nostre fantasie nascoste, ci siamo resi conto che Wilma Flintstone e Betty Rubble passavano la giornata con un succinto miniabito e poco altro. Ok, niente scarpe con il tacco, perché non si usava nemmeno nella preistoria di Bedrock, ma i fans dei piedi nudi avranno apprezzato. Carine? Sì, certo. E poi incarnavano una grande speranza per tutti noi che non somigliamo al Big Jim: anche le ragazze magre e sexy, a volte, si innamorano dei trogloditi con la pancia, gli alluci che sembrano mappamondi e con una strana passione per il bowling...
E le studentesse detective che facevano compagnia a Scooby Doo? Vale lo stesso: non le notavamo nemmeno, come icone sexy, fino alla maggiore età abbondante. E poi hanno acquistato un certo qual perché. Daphne, la rossa con cerchietto e foulard al collo, era la carina per antonomasia. Inoltre amava prendersi cura del suo aspetto, sapeva come muoversi e come valorizzarsi. Velma invece era la secchiona con caschetto, occhiali e quei calzettoni che erano un affronto al sex appeal. Forse. Perché in età matura (e anche qui le numerose rivisitazioni disegnate hanno avuto il loro ruolo) ci è venuto il sospetto che sotto quel maglione abbondante, battesse un caldo cuoricino da sex bomb.
Nella categoria "donne al volante" rientra Penelope Pitstop, l'unica concorrente femmina (molto femmina) delle corse pazze in cui Dick Dastardly e il cane Muttley arrivavano sempre ultimi. Rosa l'auto, rosa il casco, rosa la tutina e fucsia i fuseaux, infilati dentro un paio di stivali bianchi tacco dieci, la pilotessa era bionda e ammiccante. E andava pure veloce.