11 aprile 2013

LE GNOCCHE DELLA MUSICA ANNI OTTANTA - NONA ELIMINATORIA


Tanta Gran Bretagna e ancor di più Stati Uniti, nella musica anni Ottanta. Ma non solo. Per esempio oggi restiamo nei confini della vecchia Europa continentale per mettere in ballottaggio, in via del tutto eccezionale, non due ma quattro stelline della musica dell'epoca, qualcuna poco più che una meteora in Italia, qualcuna restata sulla cresta dell'onda (anche se non più nel mondo della musica) fino ai giorni nostri.

In rigoroso ordine di apparizione, Lio spacca in due le classifiche nel 1980, con un look acqua e sapone (per forza, aveva appena 18 anni) e un motivetto accattivante cantato con voce dolce e ingenua, Amoureux solitaires. Nelle sue origini c'è la quintessenza dell'Europa unita: il nome completo (Wanda Maria Ribeiro Furtado Tavares de Vasconcelos) mostra ben chiare le origini portoghesi, suo luogo di nascita. A cinque anni si trasferisce in Belgio con la famiglia e qui persegue la sua grande passione, il canto. A 17 anni il primo singolo di successo, Banana Split, a 18 ci toccò fare pratica di francese per canticchiare "Et toi dis-moi que tu m'aimes..." insieme a lei, magari ascoltandola a Discoring, come in questo video. Sparita dalle scene italiane, ha tre figli e non ha mai smesso di alternare la musica alla recitazione, per esempio al cinema con il maestro Claude Lelouch o a teatro con l'adattamento francese di Sette spose per sette fratelli. Dal 2008 è tra i giudici di Nuovelle star, talent show musicale transalpino.
Nena è coetanea di Lio, nata come lei nel 1960, ma ha dovuto attendere il 1983 per sbriciolare i confini della natìa Germania con 99 luftballons. A noi arrivò la versione tedesca, mentre buona parte del mondo portò al primo posto in classifica quella inglese, 99 red balloons (numero 2 negli Usa dietro a Jump dei Van Halen, mica pizza e fichi). Poco cambia: si parlava sempre di palloncini e sul palco brillava l'energia di quella mora con occhioni, giacca di pelle e grinta da vendere. Nemmeno lei ha smesso di cantare, nonostante sia scomparsa dalle nostre scene. Tra l'altro è già nonna, dal 2009, e ha fondato nel 2007 una scuola a Amburgo, organizzata secondo il metodo Sudbury (classi miste per età, per esempio).
Restiamo in Germania ma avanziamo di due caselle nel calendario: è il 1985 quando la ventitreenne Sandra, phonata con ogni cura nelle foto, nelle copertine e nei video, con il trucco a sottolineare gli occhioni, fa suo il panorama dance con Maria Magdalena, canzone scritta dal tastierista e compagno Michael Cretu. La sua popolarità raggiunse l'Europa intera e fu particolare in Giappone, dove aveva già avuto successo con la sua precedente band tutta al femminile, le Arabesque. Se foste interessati, ha divorziato da Michael Cretu, ma si è risposata e ora preferisce praticare il suo stile di vita sano e salutista (è vegetariana da tempo) a Ibiza.
Quanto a età, Vanessa Paradis le ha battute tutte. Nel 1987 aveva quattordici anni, quando Joe le taxi fu la seconda canzone in francese a insidiare la numero 1 della classifica americana, dai tempi della scandalosa Je t'aime... moi non plus. Bionda, francese fino al midollo, sguardo da gnocca che sa di esserlo anche in prima superiore, aveva un look troppo anni Ottanta nel video, con quella felpona oversize. Tutt'altro look nel 1992, quando era appena maggiorenne e Chanel la chiuse in gabbia per dondolare come un canarino in un celebre spot. Neo-testimonial per H&M, ha avuto una relazione con Lenny Kravitz ed è stata a lungo sposata con Johnny Depp (sento l'invidia femminile sibilare da qui...) prima che nel 2012 il matrimonio entrasse in crisi. Una curiosità? La sua prima apparizione è del 1981, nella versione francese di Piccoli Fans.

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