11 settembre 2012

BELLOCCI DELLA MUSICA ANNI OTTANTA – NONA PARTE

Per l'appuntamento di questo martedì la vostra Betta ha pensato ad una accoppiata un po' inusuale: George Michael VERSUS Terence Trent D’Arby.
Georgios Kyriacos Panayiotou (in arte George Michael) nasce a East Finchley, un distretto di Londra, il 25 giugno 1963 da padre greco-cipriota e madre inglese. Inizia la sua carriera insieme a due grandi amici, Andrew Ridgeley e David Austin, coi quali forma la band "The Executive", che però ha vita breve: di lì a poco infatti George e Andrew decidono di proseguire da soli e formano gli Wham!.
Il duo, pronti via, nel 1981 riesce a far arrivare nelle mani giuste il demo giusto e così l'anno successivo il loro primo album, "Fantastic" (contenente, fra gli altri brani, anche l'immarcescibile "Club Tropicana") ottiene un gran successo, complice anche il loro look difficile da non notare, oltre all'indiscusso talento di George nel comporre le canzoni.
Nel 1984, con “Make It Big” c'è la consacrazione definitiva e grazie a “Wake me up before you go go”, “Everything she wants” e “Careless Whisper” sbarcano addirittura in Cina. Ma due anni dopo, arriva una doccia gelata per i (ma soprattutto le) fans.
Il bel George negli anni Ottanta

Il 1986 è infatti l'anno della svolta e dopo la decisione consensuale di percorrere strade diverse (sancita con un mega concerto tenutosi nel giugno allo stadio di Wembley) George dà il via alla sua carriera solista (e la inaugura con tutti i crismi duettando – primo cantante ad aver avuto tale onore – con Aretha Franklin in "I knew you were waiting (for me)".
L'anno successivo è la volta di "I want your sex" (e il suo censuratissimo videoclip), "Faith" (dall'inconsueto inizio suonato con l'organo da chiesa) e la strepitosa ballad "Father figure" che gli permettono di vincere negli States due Grammy Awards, solitamente riservati ad artisti black RnB.
Decennio nuovo, vita nuova: un George più maturo pubblica "Listen Without Prejudice, Vol. 1" (il secondo volume non vedrà mai la luce), rinunciando all'esposizione mediatica: infatti non compare in copertina, non realizza video (nell'unico videoclip – quello di "Freedom 90" – di lui non c'è nemmeno l'ombra) né rilascia interviste. Questa scelta gli causa non pochi problemi con la sua casa discografica (la CBS che nel frattempo era stata inglobata nella Sony) dando il via ad una battaglia legale che però lo vede perdente.
Rompe il silenzio discografico prima duettando in "Don't Let the Sun Go Down on Me" con Elton John (col quale aveva cantato già nel 1985 al Live Aid, l'evento musicale più importante degli anni ottanta), poi nel 1992 con i Queen e Lisa Stansfield al Freddie Mercury Tribute Concert e infine nel 1996 sfornando l'album "Older", contenente, fra gli altri, il brano "Fastlove" e l'intensa "Jesus to a child" dedicata al compagno, Anselmo Feleppa, morto di emorragia cerebrale (anche se il destinatario della canzone e la natura dei rapporti con il suddetto saranno noti al pubblico solo di lì a qualche anno).
Nel 1998 pubblica il doppio "Ladies & Gentlemen – The Best of George Michael", dove raccoglie le sue hits più celebri accanto a tre inediti, fra cui "Outside", nel cui video fa esplicita allusione alle sue disavventure giudiziarie: il 7 aprile viene infatti arrestato per “condotta immorale” in un gabinetto pubblico nel parco di Beverly Hills, da un poliziotto in borghese che lo accusa di avergli fatto esplicite proposte sessuali.
George, ottenuto il patteggiamento e dopo aver svolto 80 ore di lavoro socialmente utile (oltre ad aver pagato 810 dollari di multa), si decide a fare coming out e dichiara pubblicamente la sua omosessualità.
Nel novembre 2011 è costretto ad interrompere il “Symphonica Tour” a causa di una seria forma di polmonite ma recentemente lo si è visto in splendida forma alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra.
A distanza di anni, ha sempre il suo perché!
L'eccentrico cantante inglese di origine greca inoltre ha dato prova di avere parecchie idee strampalate come quando, tre anni fa, ha pensato ad una sorta di lifting ma... a peso d'oro ed era pronto a tirare fuori dalla saccoccia ben 1,6 milioni di dollari per una statua raffigurante il suo viso in versione deluxe: un calco del suo viso in oro massiccio e diamanti eseguito dall’artista Laban Roomes.
Meno bizzarro il tutto treccine Terence Trent Howard, meglio conosciuto un tempo come Terence Trent D'Arby ed oggi come Sananda Maitreya, nato a New York il 15 marzo 1962 ed oggi residente a Milano con la bellissima Francesca Francone e il piccolo Francesco Mingus, nato il 5 giugno del 2010.
Si arruola da adolescente nella United States Army in Germania (dove trova il tempo per collaborare con la band “The Touch”) ma viene poi esonerato per diserzione nel 1985. Si trasferisce in Inghilterra e dopo una breve gavetta con il gruppo “The Bojangles”, firma un contratto come artista solista.

Terence quando ancora era Terence

Il suo album d'esordio – Introducing the Hardline According to Terence Trent D'Arby” – uscito nel 1987 è un successo strepitoso grazie a singoli come "If You Let Me Stay", "Wishing Well", "Dance Little Sister" e "Sign Your Name" e gli permette di aggiudicarsi un Grammy Award nel marzo del 1988 per la categoria Best R&B Vocal Performance, Male e tre nomination per Migliore Album dell'anno, Migliore Singolo ("Wishing Well") e Migliore Nuovo Artista.
Con i suoi successivi lavori, Terence (o Sananda che dir si voglia) decide di sperimentare e studiare nuove sonorità (il secondo album, “Neither Fish Nor Flesh”, del 1989, è stato a lungo usato in Giappone per curare pazienti in coma).
Dopo un soggiorno a Los Angel, col nuovo millennio si trasferisce in Europa, a Monaco prima e in Italia poi, ed inizia un nuovo percorso di artista indipendente, creando una etichetta tutta sua (la Treehouse Pub).
Il 4 ottobre 2001, in seguito a una serie di sogni ricorrenti, decide di adottare il nome di Sananda Maitreya.

Terence - Sananda

Ed ora a voi, amiche (ma anche amici, per carità): a quale delle due icone pop andava la vostra preferenza negli anni Ottanta?

4 commenti:

  1. Ammazza che accoppiata hai tirato fuori dal cilindo.
    Hai capito la nostra magicaBettola!
    Comunque Terence.
    Silvia

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  2. Il buon terence é molto piú eighties! A lui il mio voto

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  3. Terence a vita! Voto doppio....vale? Uno per me e uno per mia sorella Francesca e Elisa

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