Per
l'appuntamento di questo martedì la vostra Betta ha pensato ad una
accoppiata un po' inusuale: George
Michael VERSUS
Terence Trent D’Arby.
Georgios
Kyriacos Panayiotou (in arte George
Michael) nasce a East Finchley, un distretto di Londra, il 25 giugno
1963 da padre greco-cipriota e madre inglese. Inizia la sua carriera
insieme a due grandi amici, Andrew
Ridgeley e
David Austin, coi quali forma la band
"The Executive", che però ha vita breve: di lì a poco
infatti George e Andrew decidono di proseguire da soli e formano gli
Wham!.
Il
duo, pronti via, nel 1981 riesce a far arrivare nelle mani giuste il
demo giusto e così l'anno successivo il loro primo album,
"Fantastic" (contenente, fra gli altri brani, anche
l'immarcescibile "Club Tropicana") ottiene un gran
successo, complice anche il loro look difficile da non notare, oltre
all'indiscusso talento di George nel comporre le canzoni.
Nel
1984, con “Make It Big” c'è la consacrazione
definitiva e grazie a “Wake me up before you go go”, “Everything
she wants” e “Careless Whisper” sbarcano addirittura in Cina.
Ma due anni dopo, arriva una doccia gelata per i (ma soprattutto le)
fans.
Il bel George negli anni Ottanta |
Il
1986 è infatti l'anno della svolta e dopo la decisione consensuale
di percorrere strade diverse (sancita con un mega concerto tenutosi
nel giugno allo stadio di Wembley) George dà il via
alla sua carriera solista (e la inaugura con tutti i crismi duettando
– primo cantante ad aver avuto tale onore – con Aretha
Franklin in "I knew you were waiting
(for me)".
L'anno
successivo è la volta di "I want
your sex" (e il suo censuratissimo
videoclip), "Faith"
(dall'inconsueto inizio suonato con l'organo da chiesa) e la
strepitosa ballad "Father figure"
che gli permettono di vincere negli States due Grammy Awards,
solitamente riservati ad artisti black RnB.
Decennio
nuovo, vita nuova: un George più maturo pubblica "Listen
Without Prejudice, Vol. 1" (il
secondo volume non vedrà mai la luce), rinunciando all'esposizione
mediatica: infatti non compare in copertina, non realizza video
(nell'unico videoclip – quello di "Freedom 90" – di lui
non c'è nemmeno l'ombra) né rilascia interviste. Questa scelta gli
causa non pochi problemi con la sua casa discografica (la CBS che nel
frattempo era stata inglobata nella Sony) dando il via ad una
battaglia legale che però lo vede perdente.
Rompe
il silenzio discografico prima duettando in "Don't Let the Sun
Go Down on Me" con Elton John
(col quale aveva cantato già nel 1985 al Live Aid,
l'evento musicale più importante degli anni ottanta), poi nel 1992
con i Queen e Lisa Stansfield al Freddie
Mercury Tribute Concert e infine nel 1996
sfornando l'album "Older",
contenente, fra gli altri, il brano "Fastlove" e l'intensa
"Jesus to a child" dedicata al compagno, Anselmo Feleppa,
morto di emorragia cerebrale (anche se il destinatario della canzone
e la natura dei rapporti con il suddetto saranno noti al pubblico
solo di lì a qualche anno).
Nel
1998 pubblica il doppio "Ladies & Gentlemen – The Best of
George Michael", dove raccoglie le sue hits più celebri accanto
a tre inediti, fra cui "Outside",
nel cui video fa esplicita allusione alle sue disavventure
giudiziarie: il 7 aprile viene infatti arrestato per “condotta
immorale” in un gabinetto pubblico nel parco di Beverly Hills, da
un poliziotto in borghese che lo accusa di avergli fatto esplicite
proposte sessuali.
George,
ottenuto il patteggiamento e dopo aver svolto 80 ore di lavoro
socialmente utile (oltre ad aver pagato 810 dollari di multa), si
decide a fare coming out e dichiara pubblicamente la sua
omosessualità.
Nel
novembre 2011 è costretto ad interrompere il “Symphonica Tour” a
causa di una seria forma di polmonite ma recentemente lo si è
visto in splendida forma alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi
di Londra.
A distanza di anni, ha sempre il suo perché! |
L'eccentrico
cantante inglese di origine greca inoltre ha dato prova di avere
parecchie idee strampalate come quando, tre anni fa, ha pensato ad
una sorta di lifting ma... a peso d'oro ed era pronto a tirare fuori
dalla saccoccia ben 1,6 milioni di dollari per una statua
raffigurante il suo viso in versione deluxe: un calco del suo viso in
oro massiccio e diamanti eseguito dall’artista Laban Roomes.
Meno
bizzarro il tutto treccine Terence Trent
Howard, meglio conosciuto un tempo come
Terence Trent D'Arby
ed oggi come Sananda Maitreya,
nato a New York il 15 marzo 1962 ed oggi residente a Milano con la
bellissima Francesca Francone e il piccolo Francesco Mingus, nato il
5 giugno del 2010.
Si
arruola da adolescente nella United States Army in Germania (dove
trova il tempo per collaborare con la band “The Touch”) ma viene
poi esonerato per diserzione nel 1985. Si trasferisce in Inghilterra
e dopo una breve gavetta con il gruppo “The Bojangles”, firma un
contratto come artista solista.
Terence quando ancora era Terence |
Il
suo album d'esordio – “Introducing the
Hardline According to Terence Trent D'Arby”
– uscito nel 1987 è un successo strepitoso grazie a singoli come
"If You Let Me Stay",
"Wishing Well",
"Dance Little Sister" e
"Sign Your Name" e gli permette
di aggiudicarsi un Grammy Award nel marzo del 1988 per la categoria
Best R&B Vocal Performance, Male e tre nomination per Migliore
Album dell'anno, Migliore Singolo ("Wishing Well") e
Migliore Nuovo Artista.
Con
i suoi successivi lavori, Terence (o Sananda che dir si voglia)
decide di sperimentare e studiare nuove sonorità (il secondo album,
“Neither Fish Nor Flesh”, del 1989, è stato a lungo usato in
Giappone per curare pazienti in coma).
Dopo
un soggiorno a Los Angel, col nuovo millennio si trasferisce in
Europa, a Monaco prima e in Italia poi, ed inizia un nuovo percorso
di artista indipendente, creando una etichetta tutta sua (la
Treehouse Pub).
Il
4 ottobre 2001, in seguito a una serie di sogni ricorrenti, decide di
adottare il nome di Sananda Maitreya.
Terence - Sananda |
Ed
ora a voi, amiche (ma anche amici, per carità): a quale delle due icone pop andava la vostra preferenza negli anni Ottanta?
Ammazza che accoppiata hai tirato fuori dal cilindo.
RispondiEliminaHai capito la nostra magicaBettola!
Comunque Terence.
Silvia
Sananda !!!!
RispondiEliminaIl buon terence é molto piú eighties! A lui il mio voto
RispondiEliminaTerence a vita! Voto doppio....vale? Uno per me e uno per mia sorella Francesca e Elisa
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