Il
23 gennaio 1983 esordiva sulla rete americana NBC la
serie action “A-Team”, destinata ad avere un grandissimo
successo.
Quattro
reduci della guerra in Vietnam – il colonnello John “Hannibal”
Smith, il tenente Templeton “Sberla” Peck, il capitano “Howling
Mad” (in italiano “Cane Pazzo”) Murdock e infine il sergente
Bosco “B. A.” (che sta per “Bad Attitude”, “Pessimo
Elemento” in italiano) Baracus – per un errore giudiziario
vengono ingiustamente condannati da un tribunale militare per un
crimine che non hanno commesso.
Dopo
essere riusciti ad evadere da un carcere di massima sicurezza,
rassegnati ad essere braccati dall'esercito americano, si rifugiano a
Los Angeles dove vivono come clandestini reinventandosi una
professione: si trasformano in mercenari assoldati da persone in
difficoltà e diventano quattro paladini dei più deboli, pronti
sempre a battersi per una giusta causa.
E
dato che il martedì
è da circa due anni per noi di Ottantology il “bellocci's day”,
mentre
vi ricordo che avete ancora poche ore per decretare il vincitore
della sfida in musica targata anni Ottanta,
perché
non passare in rassegna il capo dal pugno di ferro “Hannibal”
Smith, l'affascinante “Sberla”, il folle Murdock e quel
marcantonio di Baracus con l'occhio critico-estetico che
contraddistingue
noi, Eighties–addicted?
Partiamo
da John
“Hannibal” Smith
– interpretato dall'attore George Peppard (morto nel maggio del
1994 per un tumore ai polmoni), famoso per il suo ruolo di Paul
Varjak a fianco di Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany” –
amante dei sigari cubani, del jazz e dei “piani ben riusciti”,
mai senza i suoi inseparabili guanti di pelle nera.
Dietro
all'apparenza di un colonnello freddo e sprezzante del pericolo
(tanto da giocare a baseball con una bomba a mano), questo eroe del
Vietnam, ingegnoso e brillante, nasconde un cuore tenero, capace di
conquistarsi in poco tempo la stima e l'affetto dei suoi tre fidati
militari.
Passiamo
poi al belloccio della serie, il tenente Templeton
“Sberla” Peck
(l'attore Dirk Benedict, che è stato anche uno dei protagonisti
della serie televisiva di fantascienza, andata in onda negli States,
“Galactica”, oggi uno sceneggiatore e regista teatrale con la
passione per la dieta macrobiotica) che grazie alla sua faccia
d'angelo (ma anche un po' tosta...dote che non guasta mai) e
all'ineccepibile dialettica riesce sempre a “intortare” tutti, le
donne in primis.
E
che dire del capitano
“Cane Pazzo” Murdock
(alias Dwight Schultz, che ha recitato anche in vari film di
fantascienza, come ad esempio nelle due serie di “Star Trek”, nel
ruolo del tenente Reginald
Barclay)?
Viene subito da chiedersi: ma ci è o ci fa? Probabilmente “ci è”,
ma nel caso è un pazzo geniale, capace di cavare tutti dagli impicci
con le sue trovate.
Eccellente
pilota di elicotteri (o di qualunque altro mezzo sia in grado di
volare), è il bersaglio dei continui “Shut up, fool!” (“Zitto,
scemo!”) di Baracus, forse a causa dell'aerofobia di quest'ultimo.
E
finiamo proprio con lui, il sergente
Bosco “P.E.” Baracus
(il mitico Mister T, alias Lawrence Tero, è stato anche una grande
star del wrestling; di recente ha vinto la sua battaglia più
difficile ed importante: quella contro il cancro), uno che è meglio
avercelo come amico dati i suoi due metri di muscoli ed il carattere
tutt'altro che malleabile come fa intuire il suo soprannome. È un
abilissimo meccanico, riconoscibile dal taglio di capelli “alla
moicana” e dal vezzo di portare appariscenti collane d'oro, ma ha
anche lui il suo tallone d'Achille e a causa del suo terrore di
volare, ogni volta che è costretto a farlo, deve essere sedato con
l'inganno.
Questa
serie statunitense è stata trasmessa per la prima volta in Italia
nel 1984 da Rete 4, diventando in brevissimo tempo un vero e proprio
cult
degli anni Ottanta ed ha recentemente ispirato un film omonimo,
uscito nelle sale cinematografiche nel 2010.
Siete vittime di
qualche ingiustizia? Avete un problema che proprio non riuscite a
risolvere? Non vi resta altro da fare che ingaggiare l'A-Team, tanto
più che tra una scazzottata e una fuga, una sparatoria e
un'esplosione, loro riescono sempre ad aggiustare tutto senza alcuno
spargimento di sangue!
D'altronde questo fu
proprio uno dei primi, riusciti esperimenti di unione di due generi
differenti, un ibrido tra azione e commedia nel quale il tono ironico
e giocoso rendeva la visione del film adatta a tutti, grandi ma
soprattutto meno grandi!
La Betta e'sempre la Betta... Adoriamo i tuoi post! Paolo & Co.
RispondiEliminaCommossa, la Betta ringrazia!
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