21 dicembre 2012

OGGI CI VANTIAMO DI VANITY FAIR

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Cioé, non capita tutti i giorni di avere belle recensioni su testate prestigiose. Servono alcune condizioni e qualche congiunzione astrale favorevole.
Innanzitutto, bisogna aver scritto un libro, tipo Correva l'anno della Girella (cèlo!).
Poi occorre rompere le scatole al prossimo e anche al non prossimo parlando del libro (cèlo, cèlo... ricordo ancora il commento sul blog al nostro ennesimo "libro di cui amiamo vantarci": "sì, abbiamo capito" sbottò l'anonimo).
Poi è necessario che qualcuno, oltre ai lettori, si accorga del libro. Qualcuno possibilmente del ramo, che scriva su qualche testata prestigiosa e che sia sensibile anche ai progetti letterari (mi si perdonino i due paroloni, letterari e anche progetti) che non arrivino dalle major del libro italiano.
Il fatto che Luca Fiorini sia diventato anche una specie di cugino, visti i temi trattati dal suo Blog Retro, parte della blogosfera di Vanity Fair, ha sicuramente aiutato. Ma il resto, ovvero questa recensione, è splendida farina del suo sacco. Per noi di Ottantology è stato un regalo di Natale in anticipo, di cui andiamo molto ma molto fieri. Anche perché Luca sa il fatto suo: più che le parole sulla Girella, su cui siamo di parte, lo testimoniano pezzi come questo, il racconto di Giulia e Gabriele, sposi sotto un tendone nei giorni del terremoto in Emilia.

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