Bruce
Springsteen
VERSUS Sting
(e dei quali, data la loro sostanziosa biografia, ci limiteremo a
ripercorrere le vicissitudini del decennio di cui si occupa il nostro
blog).
Mica
pizza & fichi!!!
The
Boss,
al secolo Bruce
Frederick Joseph Springsteen,
nasce il 23 settembre 1949 a Long Branch, nel New Jersey, in una
famiglia non particolarmente agiata: il severo padre Douglas, per
mantenere i tre figli (Bruce ha due sorelle minori, Virginia e
Pamela), deve cambiare parecchi lavori (tassista, operaio in una
fabbrica di tappeti, autista di autobus, guardia carceraria...)
mentre la madre, Adele Ann Zirilli – i cui genitori sono originari
di Vico
Equense,
in provincia di Napoli – è impiegata presso uno studio legale.
È
proprio la madre ad assecondare la passione del figlio per la musica
e a comprargli la sua prima chitarra acustica. Il tredicenne Bruce
può così iniziare le sue lezioni col cugino Frank Bruno junior.
A
inizi anni Settanta entra in quella che si sarebbe chiamata poi la E
Street Band, un gruppo che si distingue per un repertorio formato
da pezzi originali, scritti per lo più da Springsteen (ora ballate
melodiose, ora pezzi rock alquanto grezzi) e per il rifiuto di
eseguire cover.
In seguito
all'inaspettato successo dell'album doppio “The River” (il
primo album di Springsteen ad arrivare al numero uno nella classifica
statunitense) nel 1980, il Boss decide di rinchiudersi in uno studio
di registrazione. L'esito delle sue fatiche è “Nebraska”,
che si differenzia nettamente dalla sua precedente discografia e che
i critici non esitano a definire un capolavoro ma che non ottiene un
decoroso ritorno di vendite.
Un giovanissimo Boss negli anni Ottanta |
Da
un pezzo non inserito in “Nebraska”, intitolato “Born in the
U.S.A.” Bruce parte per il suo lavoro successivo. Pubblicato il
4 giugno 1984, l'album (la copertina, con l'immagine del fondoschiena
del cantante su uno sfondo a stelle e strisce, è di certo tra le più
paradigmatiche degli anni Ottanta) rimane primo in classifica per ben
85 settimane e tutti i singoli da esso estratti (“Cover me”, “I'm
on fire”, “I'm goin' down”, “Glory Days”, “My Hometown”
e “ Dancin' in the Dark”) entrano in top ten.
Grazie
allo strepitoso successo riscosso, Springsteen si concede il lusso di
chiamare il regista Brian De Palma per il videoclip di
“Dancin' in the Dark” in cui lo stesso Boss si esibisce dal vivo
in uno stadio e sceglie dal pubblico un'adolescente (e
invidiatissima) Courtney Cox Arquette – la futura Monica di
“Friends” – per ballare con lui.
A
maggio del 1985,sposa a sorpresa l'attrice e modella Julianne
Phillips ma trattasi di matrimonio lampo e proprio alle
inaspettate difficoltà della vita di coppia sono dedicate parecchie
canzoni contenute in “Tunnel of Love” (1987).
Più
successo avrà invece il suo legame con la sua corista Patti
Scialfa:
la coppia, sposatasi l'8 giugno 1991, ha tre figli e resiste
brillantemente tutt'oggi.
Bruce la moglie Patti con la figlia Jessica |
Memorabili
poi i suoi concerti, come quello del 25
giugno 2008
a San Siro, quasi quattro ore di musica durante le quali il Boss –
che non si è mai concesso nemmeno cinque minuti di pausa (cosa alla
quale, se non ci fossi stata, non avrei mai creduto!) – ha sempre
cantato, suonato, chiacchierato col pubblico e corso su e giù per il
palco.
Passiamo
ora a Gordon Matthew Thomas Sumner, meglio conosciuto come
Sting, nato a Wallsend (nella nella periferia a nord di
Newcastle-upon-Tyne in Inghilterra) il 2 ottobre 1951 da Eric, un
ingegnere civile, e Audrey Cowell, una parrucchiera.
Sting, young version |
Dopo
una parentesi come scavatore prima e insegnante di inglese poi e dopo
aver dato vita al leggendario gruppo dei Police, negli anni
Ottanta decide di sperimentare un percorso da solista.
E
fa centro.
Il
primo album in queste nuove vesti, “The Dream of the Blue Turtles”
del 1985, contenente il singolo “If You Love Somebody Set Them
Free”, diventa in un anno per ben tre volte disco di platino.
Mentre “...Nothing Like the Sun” del 1987, con brani come
“We'll Be Together” e “The Lazarus Heart” dedicate alla madre
appena scomparsa, è considerato uno dei più importanti album rock
degli anni Ottanta.
Al
padre è invece dedicato l'album “The Soul Cages”, pubblicato nel
1991 e che include successi come “All this Time” e “Mad
About You” (disponibile anche nella versione italiana “Muoio
per te”).
Come
il Boss pure lui ha alle spalle un matrimonio naufragato – con
l'attrice irlandese Frances Tomelty, sposata nel 1976 e dalla
quale ha avuto due figli – ed uno invece più fortunato, con la
produttrice Trudie Styler (sposata dopo anni di convivenza il
20 agosto 1992) e dalla quale ha avuto quattro figli.
Sting e la moglie Trudie |
Infine per non farsi
mancare niente, Sting si è anche dato alla recitazione,
facendo una discreta figura come ad esempio nei panni di Feyd-Rautha
Harkonnen in “Dune” di David Lynch (1984) o in quelli
dell'amante di Kathleen Turner nel film “Julie and Julia”
(1987).
Ora,
forza... fatevi sotto.
Quale delle due teste
di serie preferite? L'artista straniero più amato dagli italiani –
stando a quanto riporta la rivista “Vanity Fair” – oppure il
cantautore britannico amante dell'Italia al punto da essere il
proprietario di un'intera collina tra il Chianti e il Valdarno?
Questa è davvero la sfida più difficile... anche io c'ero al concerto a Milano...troppo figo dal vivo. Però anche Sting... Mmh..questa è dura davvero.
RispondiEliminaVada per il Boss
Silvia
Il BOSS tutta la vita. A prescindere!
RispondiEliminaTeto
Due supertop degli anni 80 e due dei miei musicisti preferiti...voto per la raffinatezza di Sting!
RispondiEliminaEhi Ottantologi, ma quando metti il sistema per votare a lato che così no facciamo da più computers? Fra
RispondiEliminaFatto! Scusate la dimenticanza...
EliminaBellissima sfida, Betta!
RispondiEliminaIo voto Sting anche se il Boss fa un gran sesso, va detto!
Fra'