Per il nostro appuntamento settimanale con i bellocci dei telefilm anni Ottanta, oggi parliamo dell'A-Team e dei suoi membri, quattro reduci della guerra in Vietnam che per un errore giudiziario vengono ingiustamente condannati da un tribunale militare per un crimine che non hanno commesso: il colonnello John “Hannibal” Smith, il tenente Templeton “Sberla” Peck, il capitano “Howling Mad” (in italiano “Cane Pazzo”) Murdock e infine il sergente Bosco “B. A.” (che sta per “Bad Attitude”, “Pessimo Elemento” in italiano) Baracus.
31 gennaio 2012
30 gennaio 2012
CENTO DI QUESTI TRENT'ANNI, RADIO DEEJAY
Come slogan hanno scelto "Tutti vestiti bene..." un dress code da feste importanti. Compiere trent'anni, per una radio nata a Milano ai tempi in cui le "radio libere" si stavano evolvendo in qualcosa di più strutturato, è un bel traguardo. Farlo dall'alto degli oltre sei milioni di ascoltatori medi al giorno, è sintomo di un successo, che noi ottantologisti abbiamo avuto il privilegio di seguire din dai primi passi. Tutto questo è Radio Deejay, che ha iniziato le sue trasmissioni il 1 febbraio del 1982 (trent'anni esatti mercoledì) e che domani sera festeggerà con una seratona al Forum di Assago, a Milano, con tutti i personaggi che hanno fatto la sua storia (e la storia di Deejay Television). Seratona i cui biglietti sono esauriti da giorni, tale è l'appeal di avere per una sera sullo stesso palco i protagonisti ancora in onda (Linus e Albertino, per citare due simboli dell'emittente) e quelli che hanno scelto altre strade per proseguire la loro carriera. Ovvero? Eccovi l'elenco...
29 gennaio 2012
LA GUIDA TV DI OTTANTOLOGY (speciale 8 Fm Tv)
Oggi la guida tv settimanale è in edizione straordinaria, come si addice in occasione di grandi eventi e grandi scoperte. Su segnalazione dell'ottantologista Filippo, nei meandri del bouquet digitale terrestre, abbiamo rintracciato un canale tutto dedicato (ma proprio tutto, 24 ore su 24) solo alla musica degli anni Ottanta. Una specie di Deejay Television che dura una settimana. E che riprende la settimana dopo.
Il canale si chiama 8 Fm Tv, gemmazione di una radio di Varese che porta lo stesso nome e ha la medesima programmazione. Per ora, purtroppo per il resto d'Italia, la si può vedere solo in Lombardia e in Piemonte. Il segnale di Rete 55 (l'emittente varesina che la trasmette) arriva sul canale 617 in Lombardia e sul canale 605 sull'altra sponda del Ticino (e se non lo vedete, provate a risintonizzare).
La rotazione di video è ininterrotta e densa di chicche. I primi tre che ho visto? Mia Bocca di Jill Jones (una delle creaturine di Prince, ricordate?), It's a mistake dei Men at Work e la splendida Honeythief degli Hipsway. Ma stando un po' lì a guardare, ci si imbatte anche nei superclassici, come un George Michael pieno di lacca e fascino in Careless Whispers o una Whitney Houston che scoppia di salute in I wanna dance with somebody. I video sono sgranati e scoloriti, come si conviene a reperti del passato ripescati per i nostri televisori ultrapiatti, ultramoderni e ultradefiniti. E a volte sono anche deliziosamente fuori sincrono.
I (rarissimi) stacchi pubblicitari sono preceduti da una pubblicità vintage, ripescata dalla rete e ritrasmessa: fa un certo effetto, per esempio, rivedere in tv l'orsetto Coccolino. E il promo punta su un dato di fatto: «Da noi sempre gli originali», e per testimoniarlo giustappongono cover recenti e i pezzi da cui derivano. Come Close to me dei Cure, con lo spezzone della versione rappata da Lady Sovereign in So Human solo un paio di anni fa e il fascino della voce di Robert Smith rinchiuso nell'armadio. Sinceramente, non c'è paragone...
26 gennaio 2012
LE GNOCCHE DEI CARTONI ANNI OTTANTA #3
Questo
capitolo, se vi va, chiamatelo così: le superstar. Nessuno come loro
tre è stato in grado di segnare un periodo. Di Candy Candy c'era
perfino l'album di figurine Panini. Lo distribuivano fuori dalle
elementari, come quello dei calciatori per i maschietti (e come le
caramelle alla droga delle leggende metropolitane). E faceva un po'
strano vedere le femminucce di quinta affannarsi a ogni intervallo
con i celo-manca. Noi maschi dovevamo giurare a tutti che non lo
sbirciavamo nemmeno. Ma poi ci facevamo beccare a sapere chi era
Anthony e chi Terence. Quanto a Candy Candy, cominciava bambina e poi
cresceva, mantenendo inalterate tre cose enormi: la chioma bionda e
ingestibile, che scappava fuori da cappelli o copricapi da
infermierina, gli occhi giganteschi e la bocca in grado di
spalancarsi in smorfie e sorrisi da altoforno. Ai più feticisti
piaceva in versione infermierina. Ma la realtà è che lei era la
diva da amore romantico, senza concessioni alla pruderie.
24 gennaio 2012
I BELLOCCI DEI TELEFILM ANNI OTTANTA – SECONDA PARTE
“7 Mary 4! 7 Mary 4! Accorrete, accorrete!!!” Avete presente se, allertato dalla centrale di polizia, ce lo mandassero veramente...lui...Ponch...il primo soggetto “uomo” in carne ed ossa, terminata la fase dei protagonisti dei cartoni animati, dietro al quale abbiamo (eh via, confessiamolo!) spudoratamente sbavato???
Ma andiamo con ordine.
22 gennaio 2012
LA GUIDA TV DI OTTANTOLOGY (23-29 gennaio)
Poche sorprese nella settimana vintage delle nostre tv. Ma andiamo per ordine, cominciando dai cartoni. La mattina di Italia 1 è cristallizzata con i Puffi alle 7 e Heidi alle 8, ma la serie della pastorella volge al termine. Aspettiamo novità per la settimana prossima? In compenso i cartoni sono stati esiliati nella prima metà del pomeriggio (in spregio all'orario da tempo prolungato dei bimbi di oggi): a suo modo è qualcosa di storico, perché dai tempi di Bim Bum Bam il pomeriggio del canale giovane di Mediaset, dalle 16 in poi, era tutto cartoons. In più, ad aumentare la penuria, Iris ha abolito Georgie in prima serata. Pochi ascolti?
20 gennaio 2012
QUANDO GLEE AMAVA HAPPY DAYS
Donny Most e Jane Lynch, ora entrambi nel cast di Glee |
Che cosa hanno in comune Happy Days e Glee, oltre al fatto di essere due telefilm cult, il primo di trent'anni fa e il secondo contemporaneo? Di recente, hanno in comune Donny Most, il Ralph Malph di Milwaukee che ora è entrato nel cast di Glee nel ruolo del papà di Emma, la professoressa dall'amuchina facile del liceo McKinley.
19 gennaio 2012
LE GNOCCHE DEI CARTONI ANNI OTTANTA #2
A
Striscia la Notizia ci sono la velina bionda e quella mora. A Sanremo
ci sono la valletta bionda e quella mora. Si credono originali?
Speriamo di no. E comunque hanno copiato da qualcosa di
ottantologista: Daitarn III. Non solo la sigla era bellissima, non
solo la trama alternava il pathos delle battaglie spaziali all'azione
da film di James Bond, il tutto insaporito da un pochino di commedia.
Accanto al bel tenebroso (ma pasticcione) Haran Banjo, c'erano due
figone da urlo, e mi si perdoni il francesismo. Ovviamente, una era
bionda e una mora.
18 gennaio 2012
HAPPY DAYS, OGGI
La prima puntata della rassegna (con sondaggione) dei bellocci del telefilm è dedicata a Happy Days. La curiosità è nata spontanea: ce li ricordiamo allora, ma adesso? Eccoli, uno a uno, i protagonisti della famiglia Cunningham e affini, come sono oggi. E state da queste parti, perché in una seconda puntata, vi racconteremo che fine hanno fatto i personaggi di contorno.
Howard
Cunningham. Nato a
Chicago nel 1927, Tom Bosley è stato soldato nella Seconda Guerra
Mondiale e studente universitario, prima di diventare attore. Mosse i
primi passi a teatro, recitando anche a fianco di Paul Newman, e nel
1960 vinse un premio per il musical Fiorello!, in cui interpretava il
ruolo del protagonista, ovvero il sindaco italoamericano di New York
Fiorello La Guardia. Gli appassionati di tv lo ricorderanno anche nel
ruolo dello sceriffo in La signora in giallo. Nel 2010, all'età di
83 anni, è stato sconfitto da un attacco di cuore, mentre stava
combattendo contro un tumore ai polmoni. Ha lasciato la moglie
Patricia, una figlia e sette nipoti.
17 gennaio 2012
I BELLOCCI DEI TELEFILM ANNI OTTANTA – PRIMA PARTE
Donne! Archiviati quelli sui bellocci dei cartoni animati – anni Ottanta, la Betta con i suoi sondaggi è tornata e questa volta di mira prendiamo i protagonisti maschili dei telefilm cult di quel periodo.
E con quale potremmo partire se non con un classico dei classici, “Happy Days”???
Questa seguitissima serie, trasmessa negli Stati Uniti a partire dal 1974 e giunta in Italia tre anni più tardi riscuotendo un successo a dir poco enorme, ruotava intorno alle vicende di una famiglia americana borghese di Milwaukee, i Cunningham, a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta.
15 gennaio 2012
LA GUIDA TV DI OTTANTOLOGY (16-22 gennaio)
Subito una notizia-bomba: è tornata Georgie. Proprio lei, la protagonista indiretta del sondaggione dei bellocci e la futura probabile protagonista del sondaggione delle gnocche. Lei che, con le scene depurate e censurate nella prima edizione italiana, ha fatto discutere assai sulla nostra pagina Facebook. Lei, insomma, che merita il titolo di personaggio cult di un cartone cult. A ripescarla è stato Boing, canale 40 del digitale terrestre, che la ritrasmette dal lunedì al venerdì alle 20,30. Nella versione integrale o in quella censurata? Nel dubbio, preparatevi a fornire qualche spiegazione ai vostri figli, nel caso li convinceste a guardarla con voi...
14 gennaio 2012
50000 VOLTE GRAZIE
Quando abbiamo cominciato, meno di un anno fa, non sapevamo che cosa aspettarci. Avevamo già in mente il libro che stiamo completando (Correva l'anno della Girella, ci si vede in libreria dal 21 marzo), ma ci piaceva, a me e a Betta, l'idea di mettere in comune i nostri ricordi con più gente possibile. E di confrontarli. E di scoprirne di nuovi che i nostri neuroni avevano rimosso chissà perché.
12 gennaio 2012
LE GNOCCHE DEI CARTONI ANNI OTTANTA #1
Prima
le assenti: Miwa era una cozza. Con quella pettinatura da
ziapriscilla, completa di cerchietto, avrebbe avuto bisogno di una di
quelle trasmissioni americane in cui ti risistemano il look, oppure
di Enzo Miccio (ammesso che i suoi interventi migliorino anziché
peggiorare). Non a caso a Hiroshi lanciava solo i componenti di Jeeg,
mica i baci e le coccole.
11 gennaio 2012
SONDAGGIONE FA RIMA CON FIGONE
Eh no, maschietti. Adesso basta. Hanno appena finito di divertirsi, le femminucce di Ottantology, promuovendo Terence (e chi altri? Mi sembra ancora di sentirle sospirare sui banchi di prima media...) come re dei bellocci dei cartoni animati della nostra era, e già promettono scintille mettendo ai voti gli eroi muscolosi e tenebrosi dei telefilm. E noi dovremmo restare zitti a guardare? O in un angolo a giocare a figurine?
No e poi no. la democrazia è partecipazione, come la libertà di Gaber. E da domani si partecipa, con il voto. Tocca a noi maschietti stavolta sottoporre al nostro insindacabile giudizio le femmine. Quali? Quelle dei cartoons, che siano manga giapponesi o produzioni americane, che siano protagoniste, spalle o amanti della star. A noi importa solo che siano belle, affascinanti e che ci abbiano toccato il cuore (e gli ormoni) in era adolescenziale.
Come per il sondaggione delle femminucce, ci saranno due luoghi per votare: qui sul blog (sulla finestrina del sondaggio che compare in alto a destra) e sulla nostra pagina Facebook, cercando nell'elenco delle domande quella della settimana.
Allora, siete pronti? E, se il vostro dito freme sul mouse, mettetevi tranquilli: Betty Boop, la madre di tutte le eroine sexy a due dimensioni, è fuori concorso...
10 gennaio 2012
I BELLOCCI DEI CARTONI ANNI OTTANTA – THE END
...E dopo una sfida durata NOVE settimane, ecco finalmente i nostri due vincitori: il belloccio dei cartoni animati anni Ottanta più votato da voi, Terence, e la fanciulla che ha smanettato con più convinzione su Facebook e sul Blog, Sara.
La vincitrice Sara riscuote il suo premio: Terence |
Brava Sara ma...per detenere detenere la corona di ottantologista doc devi darti da fare anche nel prossimo appuntamento: martedì 17 infatti prende il via, su suggerimento di una nostra appassionata lettrice (e a questo proposito: grazie Francesca!), una nuova serie dedicata ai bellocci, questa volta quelli dei telefilm, ovviamente targati anni Ottanta.
In palio, come sempre, ricchi premi e cotillon.
La Betta vi aspetta numerose il prossimo martedì...NON MANCATE!
06 gennaio 2012
EDWIGE FENECH, SEXY PER... PESO
Edwige Fenech nel 1982 e nella fiction Rai del 2012 |
Essere un'icona sexy (e il sogno proibito di migliaia di ormoni ottantologisti) era un peso, per Edwige Fenech. L'attrice e produttrice cinematografica, che ora ha 63 anni e non li dimostra nemmeno un po', lo ha confessato in un'intervista pubblicata ieri dal Corriere della Sera. Il pretesto per raccontarsi a fondo lo ha dato il suo ritorno in tv, come attrice in una fiction Rai in cui interpreterà la zarina Caterina II di Russia (se siete curiosi, sarà in onda lunedì 9 e martedì 10 su Rai Uno: il titolo è La figlia del capitano).
Se si esclude un cameo in un film di Quentin Tarantino (che la idolatra) nel 2007, sembrava aver rinunciato al ruolo di attrice, per rintanarsi dietro le quinte, con ottimi successi: ha prodotto, tra le altre pellicole, Il mercante di Venezia con Al Pacino, per dire. «Non amo apparire» ha svelato alla giornalista Emilia Costantini. «Ho fatto tanto cinema eppure non mi sono mai sentita una diva». Nonostante una popolarità indiscussa, ma che per lei era un peso: «Certe battute mi facevano male dentro. Quando mi chiamavano "quel gran pezzo..." o "Giovannona coscialunga" avvampavo. I titoli non li sceglievo mica io, ma ne venivo come marchiata a fuoco e non era piacevole».
Eppure sembrava che la sua carriera di attrice non avesse altra scelta: «Quando rimasi incinta, mi fecero capire che non ci sarebbe stato avvenire né per me né per mio figlio». Il figlio Edwin, ora quarantenne, era nato giusto l'anno prima della sua prima, storica commedia sexy, Quel gran pezzo dell'Ubalda, tutta nuda tutta calda. «Avevo seri problemi» ha raccontato nell'intervista. «Ero una cosiddetta ragazza madre, dovevo portare avanti la famiglia mio figlio Edwin di cui sono orgogliosa. Ci sono film che non rifarei, ma è troppo facile dire oggi quello che non avrei dovuto fare allora».
E sarebbe facile, forse, arguire che, se proprio quei film erano un peso troppo grande, avrebbe potuto cercare un'altra via e un altro lavoro per mantenere la famiglia. Ma la carriera ha dato ragione a lei: «Mi hanno chiamato attori come Tognazzi e Sordi, ho lavorato con attrici come Monica Vitti, che per me erano dei miti. Per non parlare del teatro, dove ho lavorato con autori come Giuseppe Patroni Griffi». E poi chi oserebbe fare un appunto a un mito della nostra adolescenza?
Ps: e il fisico impeccabile a dispetto dell'età? «Non sono rifatta» dice Edwige. «Non ho nulla contro la chirurgia plastica. Ma certo non mi piacciono gli abusi. Certe bocche a canotto o gli zigomi come palle da ping pong sono un orrore». Sottoscriviamo.
04 gennaio 2012
I 30 ANNI DI ITALIA 1 E RETE 4
Una è nata di domenica, l'altra di lunedì. Era il 3 gennaio 1982, trent'anni e 24 ore fa, quando, accanto al logo di una ventina di tv private, comparve un simbolo con un numero, logo di un nuovo network nazionale, Italia 1. Accadde lo stesso il giorno dopo, con un altro manipolo di canali regionali. Anche in questo caso, il simbolo aveva un numero che ci è diventato assai familiare, quello di Rete 4.
03 gennaio 2012
I BELLOCCI DEI CARTONI ANNI OTTANTA – RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Allora, fanciulle, martedì scorso si è concluso l'appuntamento settimanale con i bellocci dei cartoni animati anni Ottanta e adesso siamo alle prese con l'impresa più ardua: decretare il vincitore tra i nove finalisti!
Ve li ricordate tutti quanti? Se sì, complimenti per la memoria; se invece la risposta è “no”, ecco che la vostra Betta vi viene in aiuto con questo utile promemoria.