Con gli ometti prescelti per l'appuntamento di oggi – provenienti da due soap opera intramontabili (una delle quali continua ancora oggi a distanza di più di vent'anni, mentre dell'altra negli States si sta realizzando il sequel) quali “Beautiful” e “Dallas” – credo proprio che riusciremo ad accontentare tutti i gusti.
Non ci provo neanche a farvi un rapido riassunto (a tal punto le storie sono ingarbugliate e complesse tra colpi di scena e di fulmine, triangoli amorosi, gelosie, vendette, matrimoni, divorzi, figli illegittimi, corna e chi più ne ha, più ne metta) e passo direttamente ai bellocci.
In principio fu “Dallas” (la serie più seguita degli anni Ottanta, con oltre 350 episodi al suo attivo) dove, a Southfork Ranch, vive la famiglia Ewing, a capo di un vero e proprio impero economico legato al petrolio: l'anziano magnate Jock con la moglie Ellie e i figli John Ross (detto più semplicemente J. R.), il primogenito, e Bobby.
Non ci provo neanche a farvi un rapido riassunto (a tal punto le storie sono ingarbugliate e complesse tra colpi di scena e di fulmine, triangoli amorosi, gelosie, vendette, matrimoni, divorzi, figli illegittimi, corna e chi più ne ha, più ne metta) e passo direttamente ai bellocci.
In principio fu “Dallas” (la serie più seguita degli anni Ottanta, con oltre 350 episodi al suo attivo) dove, a Southfork Ranch, vive la famiglia Ewing, a capo di un vero e proprio impero economico legato al petrolio: l'anziano magnate Jock con la moglie Ellie e i figli John Ross (detto più semplicemente J. R.), il primogenito, e Bobby.
J. R. (a sinistra) e Bobby con la madre Ellie |
I due non potevano essere più diversi: J. R. (interpretato da Larry Hagman) è un uomo d'affari spietato e senza scrupoli, infedele alla povera moglie Sue Ellen (Linda Gray) – ma fedelissimo al suo inseparabile cappello da cowboy – e così assetato di potere che pur di avere il comando della stanza dei bottoni della Ewing Oil è disposto a qualunque bastardata. E infatti per raggiungere il suo obiettivo, ne combina di tutti i colori. Praticamente a tutti i protagonisti della serie, consanguinei compresi (d'altronde... parenti serpenti si dice) ed in primis proprio al povero Bobby, uomo dal cuore buono e l'animo puro, colpevole di aver sposato una donna appartenente alla famiglia avversaria, l'affascinante Pamela Barnes (Victoria Principal).
E a Bobby (Patrick Duffy) – che era un gran pezzo di pane, a differenza di J. R. che invece era un vero pezzo di emme – non resta altro da fare che armarsi di santa pazienza e cercare di redimere il fratellone, missione destinata all'insuccesso.
I due fratelli in un incontrollabile slancio affettivo |
Più o meno la stessa tiritera si ripete anche in un'altra soap di successo: “Beautiful” (le prime puntate andarono in onda in America nel 1987 e arrivarono in Italia tre anni più tardi... sì, lo so a rigor di logica non siamo più negli anni Ottanta ma... chiudiamo un occhio, via!), dove a tenere quotidianamente un numero imbarazzante di spettatori (soprattutto spettatrici) incollati al televisore sono le vicende (ambientate a Los Angeles) della famiglia Forrester. A “Dallas” il business del petrolio, qui il mondo della moda, là J. R. e Bobby, qui Ridge e Thorne, in entrambi i casi due coppie di fratelli agli antipodi.
Ridge / Ronn Moss |
Che dire della mascella più famosa della storia della televisione? È quasi un quarto di secolo che Ronn Moss e il suo immarcescibile Ridge ci tengono compagnia quasi tutti i giorni e lui – fisico scolpito, ciuffetto ribelle e aria da “ce l'ho solo io” oltre che desiderato e conteso da quasi tutte le donne della serie (Stephanie esclusa) – è sempre uguale... ma come diavolo fa?
Thorne / Clayton Norcross |
Diversa la storia per Thorne (e qui parlo del primo attore chiamato a dargli il volto, cioè Clayton Norcross, dopo il quale si sono succeduti Jeff Trachta e Winsor Harmon), costretto a vivere all'ombra del fratello figo. Non che lui fosse da buttare via ma, benedetti sceneggiatori, il suo personaggio (quanto meno agli esordi, quando ancora riuscivo a seguire l'incasinata trama) faceva sul pubblico lo stesso effetto di venti compresse di valeriana!
Troppo sensibile, troppo zuccheroso... insomma, in una parola (anzi due): troppo senzapalle!!!
Non c'è da biasimarlo (parlo del buon Clayton) se a un certo punto ha deciso di migrare verso altri lidi, anche se si potrebbe discutere sulla sua scelta di vestire i panni del contadino, partecipando alla seconda edizione del reality show “La fattoria”.
Bella gara, eh?
E per incentivarvi a votare, in anteprima vi rivelo che per la vincitrice del sondaggione questa volta in palio c'è una copia del libro “Correva l'anno della Girella”, interamente dedicato agli anni Ottanta, che uscirà il 21 marzo (più o meno quando il nostro sondaggione volgerà al termine) e che, ça va sans dire, è stato scritto da me e dal mio insostituibile socio “Canna”.
Un motivo in più per VO-TA-RE!
Non c'è da biasimarlo (parlo del buon Clayton) se a un certo punto ha deciso di migrare verso altri lidi, anche se si potrebbe discutere sulla sua scelta di vestire i panni del contadino, partecipando alla seconda edizione del reality show “La fattoria”.
Bella gara, eh?
E per incentivarvi a votare, in anteprima vi rivelo che per la vincitrice del sondaggione questa volta in palio c'è una copia del libro “Correva l'anno della Girella”, interamente dedicato agli anni Ottanta, che uscirà il 21 marzo (più o meno quando il nostro sondaggione volgerà al termine) e che, ça va sans dire, è stato scritto da me e dal mio insostituibile socio “Canna”.
Un motivo in più per VO-TA-RE!