Ed
eccoci alla finalissima, care le mie
sodaggioni-dei-bellocci-addicted, che avete fatto schizzare i
vostri due paladini a quote di voti mai toccate sinora dalle pagine
di questo blog.
È
ufficiale: i due candidati alla vittoria, uno straniero e l'altro di
casa nostra, sono dunque Joey Tempest versus Umberto Tozzi.
La
vostra Betta vi ripropone qui di seguito la loro biografia completa e
vi lascia qualche ora di tempo giusto per chiamare a raccolta le
forze.
È
più che mai il vostro momento... mica vorrete abbandonare i vostri
idoli proprio nella fase clou?!
Rolf
Magnus Joakim Larsson,
meglio conosciuto come Joey Tempest, nasce il 19 agosto 1963 a
Upplands Väsby
(sobborgo di Stoccolma).
Appassionato
di musica sin da piccolo, iniziò a suonare il pianoforte e la
chitarra grazie all'incoraggiamento della sorella, strimpellando per
amici e compagni di scuola alle feste di classe (e pensare che quello
cui veniva affidato tale compito alle mie di feste era un brufolo
bipede – ovviamente inguardabile – che oggi è diventato uno
spocchioso bancario... altro che il leader di una rock band!).
La futura voce solista
(nonché autore dei testi e delle musiche) degli Europe iniziò a
muovere i primi passi nel gruppo dei Made
in Hong Kong (dove
cantava, suonava la chitarra e in caso di necessità pure il basso),
per approdare poi ai Roxanne
e infine, nel 1979, a soli sedici anni, ai Force,
grazie al casuale incontro con il cantante e chitarrista John
Norum.
Negli
stessi anni in Svezia Norum, i bassisti Peter Olsson e Jan Erik
Bäckström, il batterista Tony Niemistö e il chitarrista Micke
Kling, tutti provenienti da Upplands Väsby, avevano messo su una
rock band chiamata WC
che suonava prevalentemente cover degli UFO e degli Status Quo.
Grazie
soprattutto alla bravura di Norum alla chitarra, i cinque riscossero
un discreto successo che però ebbe vita breve dato che nell'arco di
un anno si separarono.
Poco
dopo Olsson propose a Norum di riprovarci. Ai WC (absit
iniuria verbis!)
serviva un bravo cantante. I due pensarono quindi di rivolgersi al
carismatico Joakim Larsson, all'epoca bassista del gruppo Roxanne,
che accettò al volo e, pronti via, cambiò il nome del gruppo in
Force,
una citazione dall'album degli UFO “Force It”.
Il
loro primo demo, composto da sei tracce e registrato nel 1980, fu
spedito a numerose case discografiche che però non si dimostrarono
affatto interessate al neonato gruppo hard rock svedese.
Nel
frattempo questioni di cuore ingarbugliarono i rapporti all'interno
della band: l'anno successivo infatti Joakim “scippò” la
fidanzata a Olsson, che non la prese benissimo e lasciò i Force.
Al
gruppo ora serviva un bassista.
Una memorabile notte
buia e tempestosa (come scriverebbe il brachetto Snoopy), Norum andò
dall'amico John Levén e dopo un pressing serrato lo convinse a
entrare nel gruppo. Di lì a poco però Yngwie
Malmsteen – il celebre
chitarrista svedese dalla sbalorditiva abilità tecnica, che divenne
famoso negli anni Ottanta grazie soprattutto alla sua idea di
eseguire brani di musica classica con la chitarra elettrica,
rivisitandoli in chiave heavy metal – offrì a Levén di unirsi ai
suoi Rising Force. Inutile aggiungere che Levén accettò subito.
Fu
rimpiazzato da Marcel
Jacob, ex bassista di
Yngwie, che però lasciò i Force dopo poco più di tre mesi.
La
genesi degli Europe è travagliata e complessa quasi quanto una
telenovela!
Nel 1982 Thomas
Erdtman, ex manager della
CBS Records e fondatore della Hot Records, ideò in Svezia la
competizione Rock SM (Swedish rock championship), aperta a tutti i
gruppi senza contratto i quali, previo invio di un demo, avrebbero
potuto partecipare alla gara e, in caso di vittoria, aggiudicarsi un
contratto con la Hot Records.
Memori
delle precedenti delusioni, i Force tutto subito sembravano
disinteressati alla cosa ma, a forza di insistere, Anita
Katila, la fidanzata di
Joakim, convinse i quattro (e cioè: Joakim Larsson, John Norum alla
chitarra, John Levén – tornato all'ovile – al basso e Tony
Niemistö alla batteria) a registrare un demo, che all'ultimo i
ragazzi decisero di non inviare, ritenendolo di scarsa qualità.
La
caparbia Anita però, pochi giorni prima della scadenza, senza dire
niente a nessuno inviò alla Rock SM il nastro, che, su un totale di
più di 4.000 cassette, venne selezionato.
I
Force potevano partecipare alla gara.
A
questo punto si poneva una questione onomastica. Si rendeva
necessario fare qualche cambiamento, caso mai fossero riusciti a
diventare famosi anche all'estero...
I
Force divennero Europe,
nome suggerito da Joakim rifacendosi all'album live dei Deep Purple
“Made in Europe”. Lo stesso Joakim si scelse un nome d'arte
optando per uno d'ispirazione shakespeariana: «Quando avevo 12 anni
visitai gli Stati Uniti e i ragazzi non riuscivano a pronunciare
Joakim correttamente, e mi chiamavano Joey. Una volta, in una
libreria, vidi un libro con il titolo “The Tempest”. Quindi
decisi di mettere i due nomi insieme e suonava bene», ricorda
Larsson. Anche Tony era conscio che il suo cognome, Niemistö,
sarebbe stato difficile da pronunciare all'estero e così divenne
Reno, Tony Reno. I due John invece mantennero i loro veri nomi.
Alla finale della Rock
SM il 12 dicembre 1982 gli Europe fecero man bassa: vinsero la
competizione con solo un voto in più della seconda band classificata
mentre Tempest e Norum si aggiudicarono rispettivamente il premio
come migliore cantante e chitarrista.
A distanza di qualche
anno, stanchi di avere successo solo in patria, gli Europe trovarono
un produttore coi controciufoli (tale Kevin Elson), iniziarono
nell'estate 1985 a lavorare ad un nuovo album ed iniziarono le
registrazioni ai Powerplay Studios di Zurigo. Ma all'improvviso Joey
perse la voce a causa di un misterioso virus (un viaggetto a Lourdes
no?).
Dopo
un soggiorno in Florida ed aver sfiorato la depressione, convinto che
oramai la sua carriera fosse irrimediabilmente compromessa, assunse
un maestro di canto, Bo Sydow, e la voce cominciò a migliorare.
Nel
febbraio del 1986 il primo singolo estratto dall'album schizzò
subito al primo posto delle classifiche svedesi e di lì a poco scalò
in tempo zero la maggior parte delle classifiche europee. Il singolo
in questione è “The
Final Countdown”.
Iniziò il tour
promozionale: in estate in Europa, a settembre in Giappone (l'unica
altra band svedese che era riuscita ad organizzare una tournée
nipponica furono gli ABBA), nella primavera dell'anno successivo in
America.
Ma
nel frattempo, l'ennesimo imprevisto: in seguito a continui contrasti
“musicali” (John Norum avrebbe voluto suonare la chitarra in modo
più hard), il chitarrista fondatore Norum decise di lasciare gli
Europe.
Rimpiazzarlo
non si rivelò impresa facile. Alla fine la scelta cadde su un
chitarrista svedese decisamente bravo: Kee Marcello.
Nel
1992 la band annunciò l'intenzione di prendersi un periodo di pausa.
Il periodo durò dieci anni durante i quali ognuno dei componenti
percorsero strade diverse. Joey, oltre ad aver optato per un look più
sobrio ed essere diventato papà del piccolo James,
cambiò radicalmente genere passando dall'hard rock al country
rock e si impegnò in un
progetto solista che però non riscosse un successo strepitoso
(sfornando “A Place to Call Home” nel 1995, “Azalea Place”
nel 1997 e “Joey
Tempest” nel 2002).
La
sua carriera solista si interruppe il 2 ottobre del 2003 quando venne
annunciata la definitiva reunion
degli Europe nella loro vecchia formazione: il cantante Joey Tempest,
il chitarrista fondatore John Norum, Mic Michaeli alle tastiere, John
Levén al basso e Tony Reno alla batteria.
Gli album “Secret
Society” (2006) e “Last Look at Eden” (2009) riscossero un buon
successo a testimonianza del fatto che, nonostante fossero passati
più di dieci anni, dalla loro ultima apparizione plenaria, gli
Europe – che recentemente (il 22 giugno 2011) sono stati tra i
protagonisti più attesi del “Gods of metal”, uno dei più famosi
festival dedicati all'hard rock – restano comunque una band molto
amata.
Più sintetica ma non
per questo meno interessante la biografia del contendente di casa
nostra.
Umberto
Antonio Tozzi nasce a
Torino il 4 marzo 1952 da una famiglia di emigranti pugliesi
originari di Rodi Garganico.
Svariati
i punti in comune col suo contendente. Anche Umberto, ad esempio,
come Riccardo, muove i primi passi in questo mondo entrando a soli 16
anni in un gruppo, gli Off
Sound, una rock band
torinese di giovanissimi, della quale fa parte anche il fratello
minore Franco.
Nel
1974 scrive insieme a Damiano Dattoli la canzone “Un
corpo e un'anima” che,
interpretata da Wess e Dori Ghezzi, vince “Canzonissima”. Con lo
stesso Dattoli e Massimo Luca forma un nuovo gruppo, i Data,
che incidono un album per la medesima casa discografica di Lucio
Battisti, la Numero Uno.
Il debutto da solista
avviene nel 1976 con l'album “Donna
amante mia” mentre il
successo vero e proprio arriva l'anno successivo con “Ti
amo”, canzone che vince
il Festivalbar e rimane in testa alla classifica dei singoli più
venduti senza interruzioni dal 23 luglio al 22 ottobre 1977.
Nel
1978 è la volta di “Tu”
e nel 1979 di “Gloria”,
brani destinati a fare il giro del mondo (a distanza di qualche anno,
nel 1983, “Gloria” cantata in inglese da Laura
Branigan otterrà il
primo posto nella classifica dei singoli in America).
Gli anni Ottanta si
aprono con l'album “Tozzi”, trainato dal singolo diventato subito
una hit, “Stella stai”
e proseguono nel 1981 con “Notte
rosa” ed “Eva”,
l'anno successivo.
L'abitudine
di sfornare un album all'anno si interrompe nel 1983 quando pubblica
solo il 45 giri “Nell'aria
c'è”, brano che
spopolerà in quell'estate.
Tozzi
rimane in silenzio fino al 1987 quando insieme a Gianni Morandi e ad
Enrico Ruggeri vince con “Si
può dare di più” il
Festival di Sanremo
al quale partecipa di nuovo nel 1991 con “Gli
altri siamo noi”
(piazzandosi quarto),
prima di prendersi un periodo di pausa artistica di qualche anno
(riapparirà nel 1994 vincendo il Festivalbar con “Io muoio di
te”).
Nel
marzo 2009 è uscita anche per lui la sua biografia, “Non
solo io. La mia storia”.
Ed
ora per l'ultima volta, vi cedo il testimone.
V
– O – T – A – T – E !!!