31 luglio 2012

I BELLOCCI DELLA MUSICA ANNI OTTANTA – SESTA PARTE

Ed eccoci al nostro ultimo appuntamento prima della pausa estiva.
A vedersela in questo sesto scontro sono due bellocci con diversi punti in comune (quindi si preannuncia una scelta difficile): oltre che da una curiosa somiglianza onomastica (il cognome dell'uno è uguale al nome dell'altro), i due sono accomunati infatti dall'aver dedicato entrambi una canzone ai loro coetanei negli anni Ottanta ma soprattutto da un irresistibile fascino latino!
Sì, avete indovinato: LUIS MIGUEL VERSUS MIGUEL BOSE'.
Partiamo dal più giovane.
Luis Miguel Gallego Basteri è nato a San Juan de Puerto Rico, il 19 aprile 1970. La madre, Marcella Basteri, scomparsa in circostanze misteriose parecchi anni fa, era italiana mentre il padre, Luisito Rey, è stato un famoso chitarrista e cantante spagnolo.
Condizionato presumibilmente dall'atmosfera artistica che si respirava in casa, Luis a soli undici anni inizia la sua carriera artistica.
Le vere ragazze ottantologiste, adolescenti all'epoca dei fatti, non potranno non ricordare la sua partecipazione al Festival di Sanremo nel 1985, dove si piazzò secondo con la canzone scritta da Toto Cutugno, “Noi, ragazzi di oggi”.
Luismi al Festival di Sanremo, anno 1985
Alla sua la meteorica apparizione alla kermesse canora italiana e alla successiva, trionfale tournée estiva seguì l'oblio. Ma questo solo nel nostro Paese.
L'ex quindicenne che ha fatto impazzire orde di ragazzine italiche (e non solo) infatti è oggi una delle più brillanti stelle della musica latino-americana: ha venduto più di 90 milioni di dischi, ha battuto record di pubblico ai concerti, si è portato a casa finora 8 tra Grammy e Latin Grammy e la sua voce è stata elogiata da critici e da colleghi di tutto il mondo (addirittura “The Voice” Frank Sinatra lo ha voluto per un duetto da inserire nell'album “Duets II”).
La sua musica (un originale mix di pop, bolero, mariachi e ballate romantiche) è arrivata anche in continenti in cui non si parla spagnolo, come l'Asia e l'Africa mentre il suo look – spariti il caschetto e l'aria da peste e messo su qualche chiletto – si è fatto più maturo ed intrigante.

Luismi ai giorni nostri
Per il suo nutrito stuolo di fans (Luismi – come viene affettuosamente chiamato – vanta un pubblico che va dalle adolescenti alle nonne passando per gli ometti, che lo hanno eletto a simbolo di come si possa piangere per amore senza perdere punti in “machismo”) è “El Sol”, per la Warner, la sua casa discografica, è l'artista che insieme a Lady Madonna ha venduto più dischi.
Quanto al suo curriculum sentimentale, dopo tre anni di convivenza con la cantante Mariah Carey (galeotta fu la selvaggia natura di Aspen nella magica atmosfera natalizia) che, pare, in seguito a tale benservito, ha dovuto essere ricoverata in una clinica specializzata a causa di una grave forma di esaurimento nervoso (d'altronde... dove lo trova un altro che, durante una proiezione al cinema, le va ad infilare nel sacchetto dei popcorn un mega diamante da diosolosa quanti milioni di sterline?), è stata la volta della presentatrice televisiva Myrka Dellanos, volto noto della catena USA Univision, e della connazionale attrice di soap opera Aracely Arambula che nel 2007 lo ha reso papà di Miguel (e complimenti per la fantasia!).

Luis e Mariah in love
 Che l'icona della musica latina abbia finalmente messo la testa a posto?
Il cantante, che ha da poco riconosciuto una figlia diciottenne (anche se non ancora pubblicamente), ha dato infatti non pochi grattacapi alla povera Aracely. Il loro amore, nato durante la festa ad Acapulco per il trentacinquesimo compleanno di Luis (colpo di fulmine al quale è seguita una romantica fuga a Venezia), ha subito una brusca battuta d'arresto nel 2006 proprio nel giorno degli innamorati quando la donna ha avuto la cattiva idea di fare una visitina a sorpresa nella loro villa di Acapulco, sorprendendo la sua dolce metà in atteggiamenti inequivocabili con la modella argentina Luciana Salazar (che, con poco buongusto, si è affrettata a smentire, sottolineando che a legarla a Luismi ci sono solo rapporti d'amicizia!).
Sangue caliente!
E passiamo a Luis Miguel Luchino González Borloni, nato a Panamá il 3 aprile 1956, da genitori alquanto famosi – l'attrice italiana Lucia Bosé e il torero spagnolo Luis Miguel González Lucas, noto come Luis Miguel Dominguín – e cresciuto in un ambiente tutt'altro che all'insegna dell'understatement: Luchino (da cui prende il suo terzo nome) Visconti è stato suo padrino di battesimo e la casa madrilena dei González era frequentata da amici di famiglia del calibro di Ernest Hemingway, Pablo Picasso, Ava Gardner, Orson Welles.

Bosé - 80's version
Miguel esordisce come cantante nel 1978 con il singolo “Anna”, seguito l'anno dopo dal mega successo internazionale “Super Superman”.
Nel 1982 pubblica nel nostro Paese la raccolta dei suoi migliori brani cantati in italiano, dal titolo “Bravi ragazzi – I grandi successi di Miguel Bosé”, con la cui title track, “Bravi ragazzi” (etichetta, quella di “bravo ragazzo”, che per un decennio ha poi cercato di scrollarsi di dosso, cercando di diventare “artista maledetto”), vince l'edizione del Festivalbar di quell'anno mentre in quello successivo esce “Milano – Madrid” (la cui copertina è stata disegnata da Andy Warhol), album dal quale vengono estratti i singoli di punta “Non siamo soli” e “Angeli caduti”.
Nel 1994 vince di nuovo il Festivalbar con l'intensa “Se tu non torni” (dall'album “Sotto il segno di Caino”) e nel 2007, dopo una lunga assenza dall'Italia, per il trentennale della sua carriera, Miguel Bosé torna con un fortunato disco di duetti, “Papito”, una raccolta dei suoi brani più noti, tutti in versione spagnola, re-interpretati insieme ad artisti come Shakira, Ricky Martin, Laura Pausini, Michael Stipe, Paulina Rubio e la leggendaria Mina (nella versione spagnola di “Acqua e sale”).

L'ex bravo ragazzo in un'immagine recente
Nella sua carriera il poliedrico Bosé non si è limitato a cantare: ha recitato in 35 film (tra i quali... come dimenticare “Tacchi a spillo” di Pedro Almodóvar e la sua interpretazione en travesti?), ha partecipato a diversi spettacoli televisivi – in Italia, ad esempio, ha presentato nel 1988 il Festival di Sanremo, in coppia con Gabriella Carlucci e nel 2002 ha condotto il reality show “Operazione Trionfo” – e recentemente ha esordito anche come regista teatrale.
Per quanto riguarda la sua vita privata, il cantante in una irriverente intervista al mensile storico del mondo omosessuale “Babilonia” ha dichiarato di essere “trisessuale”, neologismo da lui coniato in risposta alle insistenti voci che lo vorrebbero gay.
Nell'aprile dello scorso anno, tramite Facebook e Twitter, Bosé, affascinante cinquantacinquenne single, ha annunciato pubblicamente di esser diventato papà di due gemelli, Diego e Tadeo, grazie ad un utero in affitto, seguendo così l'esempio dell'amico Ricky Martin.
Ed ora a voi...
Chi preferite fra l'ex bimbo prodigio col caschetto e il superman controverso e trasgressivo?
Chiedete anche al vostro vicino di ombrellone, potrebbe essere un ottimo metodo per fare nuove amicizie (e divulgare il verbo ottantologista)!

PiEsse = La Betta con i suoi sondaggioni torna martedì 28 agosto quindi tenetevi pronti, ma soprattutto pronte, a votare. Come sempre qui sul blog o sulla pagina facebook di Ottantology!

4 commenti:

  1. Altro che i Dvina... tu per noi (gruppo Ottantology di Lecce) sei la nostra Divina, unica e sola... ma quanto sei brava?
    Continua così e w i tuoi/nostri bellocci, w gli anni 80!
    Giuseppe & family

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    1. Ussignur, Giuseppe & family... mi imbarazzate!
      Ma ovviamente vi autorizzo ad esternare osservazioni di questo tipo tutte le volte che ne sentirete la necessità!
      Grazieeee!
      Besos alla Puglia!

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  2. Meglio il sangue caliente e monosessuale di Luis miguel

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  3. ma qualcuno boicotta la betta i suoi megasonaggioni. Sono stefania e ho votato da ieri da tre computer diversi ma il mio voto non 'mai stato registrato.

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